MELBOURNE (Australia) (LaPresse/AFP) – Australian Open, Djokovic se la prende con i riflettori ma passa agli ottavi. Novak Djokovic raggiunge gli ottavi di finale degli Australian Open. Ma per la prima volta cede, nel torneo di quest’anno, un set e mostra segni di nervosismo. Il serbo, che è all’inseguimento del settimo titolo agli Australian Open, si è imposto sul canadese Denis Shapovalov per 6-3, 6-4, 4-6, 6-0.
Djokovic si è irritato è ha mostrato un calo di concentrazione nel terzo set. Quando ha iniziato a lamentarsi per l’accensione dei riflettori (per motivi televisivi) in pieno giorno nonostante la visibilità fosse buona. “Era completamente inutile accenderle”, ha dichiarato a fine gara il campione serbo che durante il match aveva chiesto spiegazioni all’arbitro francese Damien Dumosois.
Prosegue la sua corsa nella metà superiore del draw anche Alexander Zverev. Che dopo le fatiche per domare un ‘fighter’ come Jeremy Chardy ha conosciuto una serata australiana piuttosto tranquilla. Il 21enne tedesco, numero 4 del ranking mondiale e del seeding, non ha concesso scampo all’australiano Alex Bolt, numero 155 Atp. Che ha comunque onorato nel migliore dei modi la wild card concessagli dagli organizzatori (il 26enne mancino di Murray Bridge, che qualche anno fa aveva detto basta con il tennis, aveva annullato 4 match point a Simon): 6-3 6-3 6-2 in un’ora e 52 minuti per il leader Next Gen, così da passare per la prima volta lo scoglio terzo turno a Melbourne.
Dopo aver conquistato a novembre il Masters – il successo più prestigioso della sua giovane carriera – il ragazzone di Amburgo conta con l’aiuto di Ivan Lendl di trovare il giusto feeling con le prove dello Slam (i quarti al Roland Garros 2018 il miglior risultato).