WASHINGTON – Migliaia in corteo negli Stati Uniti per la terza edizione della ‘Marcia delle donne’, per protestare contro l’amministrazione di Donald Trump e sostenere i diritti delle donne. Da Washington a New York a Los Angeles, le manifestanti e i manifestanti hanno cominciato a raccogliersi. Molte indossano un cappellino rosa, diventato simbolo del movimento. E la protesta si terrà anche in tante altre città del mondo.
Le donne in marcia contro il presidente Trump
A Washington all’inizio della mattinata locale centinaia di persone, fra cui numerose donne, si sono raccolte vicino alla Casa Bianca. E la manifestazione è cominciata intorno alle 10 (le 16 in Italia). Nella Grande mela, diverse centinaia di persone si sono raccolte in tarda mattinata a Foley Square a Manhattan, vicino al ponte di Brooklyn. Marce sono attese anche in altre città, alla vigilia del secondo anniversario dell’insediamento di Trump alla Casa Bianca.
La battaglia delle donne per tutelare i loro diritti
Mentre le marce del primo anno, il 2017, avevano raccolto oltre tre milioni di persone, nel 2018 ai cortei della ‘Women’s march’ avevano partecipato oltre 500mila persone, sull’onda dei movimenti #MeToo e Time’s Up contro le molestie e le violenze sessuali. Quest’anno le organizzatrici hanno invitato a protestare in occasione dei “due anni di resistenza alla presidenza Trump”. Dopo che alle elezioni di midterm di novembre un numero record di donne (131) è stato eletto al Congresso.
Divisioni interne al movimento
Ma a due anni di distanza dalla prima edizione il movimento è attraversato da divisioni interne. Pomo della discordia, le accuse di antisemitismo contro diversi responsabili dell’organizzazione. Tamika Mallory, una delle co-presidenti della ‘Marcia’ ha partecipato a un meeting del leader del movimento ‘Nation of Islam’, Louis Farrakhan, dalle frequenti dichiarazioni antisemite. Le critiche si sono abbattute su di lei visto che non ha condannato le dichiarazioni sugli ebrei fatte da Farrakhan a un evento a cui lei ha partecipato.
La fondazione del gruppo parallelo ‘March On’
E il dissenso ha spinto numerose donne a staccarsi fondando un gruppo parallelo, March On, che oggi marcia separatamente. A New York, la deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez eletta a novembre ha partecipato a entrambi i cortei in segno di unità.
(LaPresse/AFP)