ROMA – Un dramma senza fine nel Mediterraneo. Un nuovo barcone con a bordo 100 persone è stato segnalato in acque libiche, a 60 miglia dalle coste di Misurata. Secondo il sistema di allerta telefonica che indica le imbarcazioni in difficoltà, Alarm Phone, il natante sta imbarcando acqua. I migranti a bordo sono terrorizzati e purtroppo ci dovrebbero essere diversi morti tra cui un bambino. Di questa mattina le parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini: “I porti italiani restano chiusi“.
Il dramma raccontato minuto per minuto da Alarm Phone
Quanto sta accadendo è spiegato e aggiornato ora dopo ora sul profilo Twitter di Alarm Phone: “Alle 10 di domenica mattina siamo stati avvertiti di un’imbarcazione con 100 persone a bordo che stava tentando di attraversare il Mediterraneo. Alle 11 abbiamo ricevuto la loro prima posizione. Erano a 60 miglia al largo di Misurata (Libia), ma la situazione era calma e ci chiedevano di restare in stand-by, mentre tentavano di utilizzare un motore“. La nota poi continua: “Tra le 11:40 e le 12:20 le persone hanno cominciato ad andare nel panico. Volevano che informassimo le autorità, ma non quelle libiche. Abbiamo fornito loro assistenza legale, spiegando che Libia e Italia avrebbero sostenuto la responsabilità libica per l’area in cui erano. Alle 12:20 abbiamo ricevuto una nuova posizione. Erano a 12 miglia più a est e avevano problemi di navigazione. Un bambino è incosciente o morto. Il natante sta imbarcando acqua. Chiedono aiuto, anche se questo potrebbe significare tornare in Libia“. Verso le 13 la telefonata alla sala operativa di Roma con la nuova posizione Gps: “Ci hanno detto di chiamare Malta. “Alle 13:10 abbiamo scritto email a Roma, Malta e Libia – conclude la nota – chiedendo di chi fosse il coordinamento. Abbiamo richiesto assistenza urgente. Le email verso Tripoli ci sono tornate indietro immediatamente. Malta ci ha confermato che verrà verso di noi”.
Anche Sea Watch in difficoltà con 47 migranti a bordo: “Nessuno si assume il coordinamento dell’operazione”
C’è anche una imbarcazione Sea Watch nelle acque del Mediterraneo che ha tratto in salvo 47 migranti: tra loro otto minori non accompagnati, soccorsi su un gommone a 50 miglia dalla Libia. “Siamo ancora in zona Sar. Nessuno però finora si è assunto il coordinamento dell’operazione“, spiegano gli attivisti. “Chiediamo istruzioni e restiamo in attesa. Siamo stati rimandati ai libici che però non rispondono. Non c’è modo di parlare con loro, non rispondono neanche al telefono. E le condizioni meteorologiche stanno peggiorando”.