Tris della Juve al Chievo ma Ronaldo sbaglia un rigore

In gol Douglas Costa, Emre Can e Rugani. Bianconeri di nuovo a +9 sul Napoli

Foto LaPresse - Fabio Ferrari 21 Gennaio 2019 Torino, Italia Sport Calcio Juventus Fc vs Chievo Verona - Campionato di calcio Serie A TIM 2018/2019 - Allianz Stadium. Nella foto:Douglas Costa (Juventus F.C.);esulta dopo rete 1-0 Photo LaPresse - Fabio Ferrari January 21, 2018 Turin, Italy sport soccer Juventus Fc vs Chievo Verona - Italian Football Championship League A TIM 2018/2019 - Allianz Stadium. In the pic:Douglas Costa (Juventus F.C.); celebrates after goal 1-0

TORINORonaldo stecca, e questa è una notizia, la Juve no, e questa non lo è. Nella peggior serata da quando è sbarcato a Torino, la capolista mostra i muscoli al posto di CR7 (che si fa anche parare un rigore da Sorrentino) e stende il Chievo riportando a nove i punti di vantaggio sul Napoli. A differenza di altre occasioni i bianconeri, una volta sbloccato il risultato con la perla di Douglas Costa, non si accontentano e mettono in cassaforte la vittoria senza complicarsi inutilmente la vita nel finale (Jeddah docet) con il piattone di Emre Can e la zuccata di Rugani. Giocatori più abituati a non far segnare che a farlo, ma risolutori in una gara storta per il fuoriclasse portoghese.

Le scelte

L’assenza contemporanea di due architetti del gioco come Pjanic, squalificato, e Bonucci, a riposo e sostituito da Rugani, costringe la Juve a scegliere altre vie. Più fiammate, meno azioni ragionate, se si volesse riassumere il concetto in uno slogan. Che non a caso esaltano un funambolo come Douglas Costa, anche perché Chiellini e compagni spingono molto sugli esterni nel 4-4-2 disegnato da Allegri. Un modulo solo sulla carta poco fluido, perché di fatto l’unico terminale offensivo di riferimento è Ronaldo, con Dybala che spesso e volentieri viene a prendersi il pallone a metà campo e Bernardeschi che all’occorrenza si accentra per fare la spalla di CR7. Il vantaggio bianconero arriva però grazie alla magia di un singolo, quel Douglas Costa che nella testa di Allegri neanche doveva partire dall’inizio e che si è ritrovato nella mischia solo per l’esclusione dell’ultimo momento, in via precauzionale, di Khedira. La serpentina e il bolide scagliato all’angolino da ‘Flash’ spianano la strada alla capolista, che pure si era distratta all’inizio concedendo troppo spazio a Meggiorini, bravo a impensierire subito Perin. A differenza di altre occasioni però, forse memore del rischio corso a Jeddah, la Juve non si accontenta a va a caccia con insistenza del raddoppio. In una serata poco fruttuosa per Ronaldo e con Dybala chiamato anche a compiti di copertura, è Bernardeschi ad offrire gli spunti più interessanti e a costringere Sorrentino a intervenire di piede. Il raddoppio arriva comunque, proprio quando il Chievo pensava di chiudere con il minimo scarto un primo tempo di sofferenza. Emre Can, fin lì tra i più in ombra, si trova al posto giusto nel momento giusto sullo splendido servizio di Dybala e da centravanti d’area piazza la palla lì dove il portiere non può arrivare.

Il secondo tempo

Il doppio vantaggio garantisce una certa sicurezza alla Juve che nella ripresa prosegue il suo assedio alla porta di Sorrentino. Il portiere del Chievo ruba la scena ed evita una disfatta per gli ospiti respingendo in avvio il colpo di testa di Alex Sandro e più tardi una sventola di prima da fuori area di Bernardeschi. Il vero miracolo però l’estremo difensore campano lo compie al 7′, quando ipnotizza dal dischetto Cristiano Ronaldo, penalty concesso dopo un tocco di braccio di Bani sul tiro di Douglas Costa. L’errore dagli undici metri di CR7 paradossalmente ha il merito di non fa calare la tensione alla Juve (nonostante un debole colpo di testa di Meggiorini controllato da Perin) anche perché il fuoriclasse portoghese cerca in tutti i modi di riscattarsi. I compagni lo percepiscono ma per l’ex centravanti del Real Madrid non è serata e lo si capisce quando manca la porta da due passi su suggerimento all’indietro di Emre Can, cresciuto con il passare dei minuti. I bianconeri in ogni caso calano il tris nel finale, con un colpo di testa di Rugani lasciato colpevolmente solo in area sulla punizione di Bernardeschi. E per una sera Ronaldo può restare a guardare.

LaPresse/Alberto Zanello

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