Apertura debole delle Borse europee, bene solo Madrid

A frenare Piazza Italia negli scambi è ancora una volta Tim

MILANO – Piazza Affari si conferma debole nella prima mezz’ora di scambi (Ftse Mib -0,78%), frenata ancora una volta da Tim (-2,47%), da diversi giorni protagonista di una caduta inarrestabile sulle prospettive per il 2019, sul tema dello scorporo della rete, dopo la bocciatura dell’AgCom della soluzione ibrida proposta dall’ex amministratore delegato Amos Genish, e con i litigi tra i soci Vivendi ed Elliott. Il rialzo dello spread oltre 252 punti penalizza invece Banco Bpm (-1,7%), Ubi Banca (-1,6%) e Bper (-1,5%), Unicredit (-1,2%) e Intesa (-1,1%), pesante Creval (-3,43%) a differenza di Mps (+0,6%). In calo Stm (-1,5%), dopo le stime trimestrali della rivale Asml. Pochi i rialzi sul paniere principale, limitati a Juventus (+1,2%), oggetto di riposizionamenti da parte dei fondi, Saipem (+0,15%), Italgas (+0,27%) e Tenaris (+0,05%). Deboli Fca (-1,21%) e Ferrari (-0,89%), tra i minori sprint di Stefanel (+12,9%), in calo Pininfarina (-2,28%).


Borse europee

Si confermano deboli le borse europee nella mattinata, da Londra (-0,49%) a Francoforte (-0,37%), da Parigi (-0,17%) a Milano (-0,2%) che migliora, mentre Madrid (+0,31%) è l’unica a salire. Girano in positivo i futures Usa dopo il dato sulla fiducia delle imprese in Francia lievemente sotto le stime, mentre l’indice manifatturiero della Fed di Dallas è atteso in miglioramento per il mese di gennaio. Gli investitori guardano alla Brexit e alle trattative tra Usa e Cina sui dazi della prossima settimana dopo la parentesi del vertice di Davos, al secondo giorno. In assestamento lo spread tra Btp e Bund a 251,4 punti, mentre il dollaro si rafforza sull’euro e sullo yen, il petrolio risale sopra 53 dollari a barile e l’oro si porta a 1.286 dollari l’oncia (+0,05%).


Borse asiatiche

Seduta contrastata per le principali borse di Asia e Pacifico dopo il flop di Wall Street. In attesa dei negoziati tra Usa e Cina sui dazi previsti per la settimana prossima, che si annunciano “decisivi” secondo il consulente della casa Bianca Lawrence Kudlow, gli investitori sono stati a guardare, rinviando le loro decisioni. Poco sotto la parità Tokyo (-0,14%), Taiwan (-0,26%), Sidney (-0,26%) ed Hong Kong (-0,04%), ancora aperta insieme a Mumbai (+0,02%), modesto il rialzo di Shanghai (+0,05%). Negativi i futures sull’Europa e su Wall Street in vista della fiducia delle imprese in Francia e di quella dei consumatori nell’Ue, mentre dagli Usa sono in arrivo le richieste settimanali di mutui, i prezzi delle case e l’indice manifatturiero della Fed di Richmond. Il calo del dollaro sullo yen ha pesato sui titoli dei grandi esportatori giapponesi, a partire da Subaru (-3,44%), Hitachi (-1,74%), Bridgestone (-1,73%) e Toyota (-0,94%).

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