La procura della Repubblica era stata chiara: le contestazioni a Salvini sul ‘caso Diciotti’ vanno archiviate (clicca qui) . Il tribunale dei ministri, invece, è andato controcorrente: ha richiesto l’autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti del capo del Viminale.
Bocciata l’istanza del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro.
“Ci riprovano – ha commentato il ministro degli Interni. – Rischio da 3 a 15 anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi dei clandestini in Italia”.
Il leghista, però, garantisce che continuerà “a lavorare per difendere i confini del Paese e la sicurezza degli italiani”.
Adesso toccherà al Senato decidere se autorizzare o meno l’inizio del processo. “Non cambio di un centimetro la mia posizione – ha chiarito Salvini. – Barche, barchette e barchini in Italia non sbarcano. Se sono stato sequestratore una volta ritenetemi sequestratore per i mesi a venire”.