Tennis, Musetti: “Il trionfo agli Australian Open è un’emozione fortissima, è un punto di partenza”

"Dopo la finale agli Us Open questo successo agli Australian Open è un'emozione fortissima, una grande soddisfazione"

Una gara agli Australian Open (Photo by DAVID GRAY / AFP)

MELBOURNE (Australia) (LaPresse) – Tennis, Musetti: “Il trionfo agli Australian Open è un’emozione fortissima, è un punto di partenza”. “Dopo la finale agli Us Open questo successo agli Australian Open è un’emozione fortissima, una grande soddisfazione”. Così Lorenzo Musetti ha commentato il trionfo nella finale di Australian Open junior. Il 16enne azzurro ha battuto lo statunitense Emilio Nava. “La finale a New York era arrivata un po’ a sorpresa, mentre qui c’erano tante aspettative e non era facile confermarsi. Anzi addirittura fare meglio”, ha aggiunto. La finalissima si è disputata alla Rod Laver Arena: “L’aspetto più complicato a giocare in un campo del genere è che non ti rendi conto che a volte sei troppo lontano dalla riga di fondo campo. Ma è un’esperienza incredibile e poi c’era tanto pubblico a vederci”, ha spiegato il 16enne di Carrara.

Quindi ha rievocato il momento più duro del match: nel secondo set, sotto di uno, quando sul 2-2 si è trovato 0-40 al turno di servizio. “Ho trovato un rovescio lungo linea un po’ fortunoso, poi ho recuperato e dal quel momento mi sono liberato, ho cominciato a crederci. Da lì è stata una lotta punto a punto e ne sono uscito vincitore. Lui serviva molto bene, ma sulla seconda cercavo di essere più aggressivo. Tie break da brividi? Ho servito molto bene e proprio grazie a una prima ho annullato il match point sotto 12-11. Certo, quel match point in mio favore sul 10-9 fallito con una seconda larga di un nulla mi poteva costare caro”.

Il pensiero va alla finale persa qualche mese fa agli US Open junior. “A caldo non l’avevo presa bene, ma anche secondo me è stato un bene”, ha proseguito Musetti. “Una sconfitta è sempre uno stimolo in più per fare meglio. E comunque, meglio perdere una partita oggi che quando conterà di più. Me l’hanno fatto notare in molti, ma ero giunto alla stessa conclusione. Non arriverei a definirlo un fatto positivo, ma non era successo nulla di grave”. “Ora mi godo il momento, è un sogno che si è avverato. Sono soddisfatto perché il lavoro fatto con il mio team sta dando i suoi frutti, il 2019 non poteva iniziare meglio. Ma questo deve essere un punto di partenza”, ha concluso l’azzurrino.

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