ROMA – Tempi più lunghi per il piano industriale, mentre sullo sfondo i sindacati mostrano preoccupazione per l’assenza di segnali da parte del governo. Sembra infatti slittare verso la fine di febbraio il ‘progetto Az’ di Fs, che deve scegliere il partner per portare a termine il progetto di acquisizione di Alitalia.
Alitalia, Delta e Air France-Klm in pole
Dopo il dietrofront di Lufthansa, in pole sembra esserci l’americana Delta in tandem con Air France-Klm, ma da Piazza della Croce Rossa si frena, spiegando che lunedì si è svolto, contrariamente a quanto trapelato in precedenza, un cda nel quale non è stato affrontato il tema del dossier Alitalia. E che “nessun ulteriore CdA è programmato nella giornata di domani e nei prossimi giorni”.
Fs chiede la proroga
La scorsa settimana Fs aveva chiesto una proroga proprio fino al termine di febbraio per analizzare il dossier, vista la complessità della situazione. Per la newco che rilancerà l’ex compagnia l’incastro è difficile: l’asse Delta e Air France- Klm entrerebbe con una quota del 20% ciascuna, mentre a Fs andrebbe una quota non superiore al 25%.
La compagnia deve risolvere il nodo cassa integrazione
Lo Stato sarebbe dentro attraverso il Mef e la conversione in equity di parte del prestito ponte prorogato fino a giugno, ma rimangono tante perplessità. In primis perché per questa offerta si starebbe ragionando su 2-3 mila esuberi rispetto all’organico dello scorso settembre di quasi 12 mila dipendenti, dei quali 1.360 sono in Cassa integrazione guadagni (Cig). Nella vecchia proposta di Lufthansa, sarebbero invece rimasti esclusi invece quasi 6mila lavoratori dell’handling, manutenzione, uffici centrali.
Uiltrasporti in agitazione
Ovviamente i sindacati su eventuali tagli non lasciano spiragli e martedì 29 gennaio incontreranno i commissari straordinari a Fiumicino. Sul tavolo la procedura di vendita, ma anche i risvolti occupazionali come la questione della scadenza del contratto di lavoro il 31 gennaio. “Ci aspettiamo dal governo un coinvolgimento in tempi molto urgenti per analizzare il piano industriale di Alitalia. Chiediamo un incontro subito: se non ci sarà un chiarimento siamo pronti alla mobilitazione”, avvisa parlando con LaPresse il segretario generale Uiltrasporti Claudio Tarlazzi.
L’obiettivo del rendez-vous è “verificare l’andamento dell’azienda e riprendere questioni aziendali in sospeso. Ci aspettiamo che ci diano un po’ di risposte su eventuali nuovi ingressi di aerei: avevano promesso 3 velivoli nuovi di cui si sono perse le tracce. Sul dossier c’è troppa incertezza, non vogliamo essere esclusi”.
(LaPresse/di Alessandro Banfo)