ISLAMABAD – La Corte Suprema pakistana respinge l’appello contro la sentenza di assoluzione di Asia Bibi. La donna potrà lasciare il Pakistan. Cristiana, accusata di blasfemia, un crimine punito con la pena di morte, è ora libera di lasciare finalmente il Paese. Potrà raggiungere le sue figlie che sono già in Canada da diversi giorni.
Asia è libera, può lasciare il Paese
“Questa petizione è respinta“, con queste parole il giudice Asif Saeed Khosa ha precisato di non aver trovato nessun errore nel verdetto della Corte Supremo lo scorso ottobre. La Corte aveva assolto Asia Bibi dalle accuse di un uomo che, senza prove, l’accusava di blasfemia a seguito di una lite. Si era ricorsi in appello, ma oggi la bocciatura. “Voi pensate che noi potremmo condannare a morte qualcuno sulla base di prove false. Non c’è una dichiarazione che combaci con l’altra“, ha poi aggiunto il giudice.
Le misure di sicurezza, capitale blindata
La capitale era blindata. il caso Bibi era diventato nazionale e internazionale. Il partito islamista Tlp aveva praticamente paralizzato il paese quando in ottobre la donna fu assolta per la prima volta. Negli ultimi tre giorni invece, il capo del partito Ahafiq Ameeni in un video aveva così minacciato: “Non vogliamo che il Paese sia dato alle fiamme per una decisione sbagliata”. Ora la donna cristiana dovrà lasciare al più presto il paese anche per motivi di sicurezza.
Il rifugio in una Paese occidentale
Dopo la scarcerazione della donna lo scorso autunno, i difensori dei diritti umani avevano chiesto alla comunità internazionale delle garanzie. Era stato richiesto un rifugio sicuro ad Asia Bibi e alla sua famiglia. Le organizzazioni cristiane si erano appellate a diversi paesi, la maggior parte occidentali. Si presume che abbiano dato la propria disponibilita Spagna, Australia, Francia e il Canada, dove ora si trovano le figlie della donna.