MILANO (Marco Valsecchi – LaPresse) – Ferrovie dello stato, prosegue il piano pendolari. Trenord: scongiurata la scissione. “La ritrovata capacità di trovarci e collaborare esclude una scelta forte come quella ipotizzata lo scorso anno”.
Accogliendo il quattordicesimo treno messo a disposizione di Trenitalia per i pendolari lombardi, su 44 promessi entro la fine del 2019, il governatore Attilio Fontana ha archiviato così i progetti delineati in estate. Quando a prendere corpo era stata addirittura l’extrema ratio di una scissione di Trenord che avrebbe posto fine alla gestione unica di Regione e Fs.
“Ritengo che ciò che era stato previsto non sia più attuale”, ha spiegato il politico varesino. Per cui le future discussioni a tema governance, che avranno luogo dopo una riunione programmata entro fine febbraio nella quale Rti presenterà il cronoprogramma degli investimenti sulla rete, potranno vertere su “dettagli, ma non di tale importanza”.
Con l’arrivo del Vivalto in Stazione Centrale – un convoglio “adatto a superare la situazione difficile che tutti avevamo registrato”, nella definizione del direttore generale di Trenitalia, Orazio Iacono – si chiude intanto la prima fase del percorso di sviluppo concordato per il trasporto regionale. La seconda vedrà altri 35 convogli messi progressivamente a disposizione di Trenord. Con i primi 20 che saranno consegnati da Trenitalia tra giugno e dicembre. Altri 10 di ultima generazione – cinque Rock e cinque Pop – che arriveranno in Lombardia a fine luglio 2019. E gli ultimi 5 Pop con consegna prevista nei primi mesi del 2020.
Ferrovie dello Stato, le dichiarazioni di Marco Piuri
“Qualcosa è stato fatto, molto c’è da fare”, ha affermato l’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri. Sottolineando come a dare i primi risultati positivi sia anche il nuovo orario in vigore dal 9 dicembre. Che secondo il manager si sta confermando “la strada giusta per ridare affidabilità e regolarità al sistema ferroviario lombardo”.
Le soppressioni sono scese infatti dal 5% all’1,2% circa, con la puntualità che è al contempo migliorata su alcune delle grandi direttrici che convergno sul capoluogo, come la Milano-Cremona-Mantova, dove si è passati dal 70% di novembre all’attuale 88%, o la S13 Milano Bovisa-Pavia, dove il miglioramento è stato dall’80% all’89%.
“Nel nuovo piano industriale uno dei pilastri essenziali è quello di intervenire sul trasporto pendolare”, ha spiegato infine l’amministratore delegato di Fs, Gianfranco Battisti, anticipando che al trasporto regionale saranno destinati 600 nuovi treni. Per quanto riguarda la Lombardia, infine, il gruppo presenterà il piano che sta implementando il prossimo 20 febbraio. Stando a quanto affermato da Battisti, si tratta di un progetto “molto impegnativo, soprattutto in termini di investimenti tecnologici che faremo sulla rete”.