ROMA – L’Italia si sgancia dalla posizione dell’Unione Europea sul caso Venezuela. “Il governo non riconosce Guaido perché siamo totalmente contrari al fatto che un Paese o un insieme di Paesi terzi possano determinare le politiche interne di un altro Paese. Si chiama principio di non ingerenza ed è riconosciuto dalle Nazioni unite”. Lo ho detto il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano (Movimento 5 Stelle) in un’intervista in a Tv2000. Poi ha aggiunto: “Dobbiamo evitare una nuova guerra in Venezuela. Stesso errore che è stato fatto in Libia oggi riconosciuto da tutti”.
La posizione opposta a quella dell’Europa
In mattinata l’Europarlamento ha riconosciuto Juan Guaido come “legittimo presidente ad interim”. Non solo. Ha anche chiesto a tutti i Paesi dell’Unione di assumere una posizione ferma e univoca sull’argomento. Esattamente il contrario di quanto fatto dal governo italiano. “Il segnale giunto oggi da Bruxelles è sconfortante, visto che Cinque Stelle e Lega si sono astenuti confermando così un inaccettabile comportamento pilatesco su una fondamentale questione di libertà di un popolo. Il ministro Moavero, che ieri al Senato aveva garantito il contrario, è stato quindi sconfessato ancora una volta. Un’altra pagina nera della politica estera italiana che prosegue nella sua irresponsabile corsa all’isolamento internazionale”. Questo il commento di Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato.
Il Pd si spacca
Qualche problema anche nel Partito democratico. Molti leader dem si erano schierati contro il presidente in carica, Nicolas Maduro. Ma diversi eurodeputati si sono astenuti: “Il Pd sostiene la democrazia ovunque e comunque senza tentennamenti e incertezze. I nostri colleghi avrebbero dovuto pensare meglio”, lo dichiara in una nota il senatore Salvatore Margiotta.