ROMA – Attraverso i loro legali fanno sapere di essere “distrutti” i due fermati ad Acilia per la sparatoria in cui è rimasto ferito Manuel Bortuzzo.
Spari a Manuel, due giovani accusati di tentato omicidio
Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, questi i nomi dei due giovani accusati di tentato omicidio premeditato e aggravato dai futili motivi, si dicono pentiti e affermano di voler scrivere alla vittima e alla sua famiglia per chiedere perdono.
Domani, nel carcere di Regina Coeli, dove sono detenuti in isolamento, compariranno davanti al gip, con i loro avvocati Alessandro De Federicis e Giulia Cassaro, per l’interrogatorio di convalida dei fermi.
La confessione
I due hanno raccontato di aver passato quasi quattro giorni nascosti prima di costituirsi: “Avevano un peso sulla coscienza”, dice De Federicis.
Marinelli ha confermato davanti agli inquirenti di aver sparato all’impazzata dallo scooter in direzione di Manuel: pensava che il 19enne fosse la persona che poco prima, durante la rissa in un locale adiacente al luogo dell’agguato, lo aveva minacciato e aggredito.
Secondo quanto detto da Bazzano, Marinelli avrebbe nascosto di essere armato, fino al momento degli spari.
Il nuotatore non potrà tornare a camminare
Intanto migliorano le condizioni di Manuel, nonostante i medici abbiano confermato la lesione permanente al midollo che impedirà al nuotatore di tornare a camminare.
Il padre dell’atleta ringrazia gli investigatori
Il padre, Franco Bortuzzo, si è recato in questura dove ha avuto un incontro con gli investigatori che hanno condotto le indagini. Poi il padre del ragazzo, che si è rivolto agli agenti definendoli “i miei angeli”, ha anche detto di considerare Roma un luogo dove vivrebbe, nonostante l’episodio che ha colpito il proprio figlio.
(LaPresse/di Alessandra Lemme)