Sindacati in piazza contro il governo, Landini: “A un passo dalla recessione”

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 09-02-2019 - Roma Politica Manifestazione unitaria dei sindacati CGIL, CISL, UIL Photo Vincenzo Livieri - LaPresse 09-02-2019 - Rome Politics CGIL, CISL, UIL demonstration.

ROMA – Sindacati in piazza per manifestare contro le attuali politiche di governo: il corteo di Cgil, Cisl e Uil è partito alle 9 diretto verso piazza San Giovanni. “Meno social, più stato sociale” è lo slogan che apre la manifestazione. “Questa manovra è miope e recessiva” ha commentato il segretario della Cgil Maurizio Landini poco prima della partenza. Tra i manifestanti anche imprenditori, fra cui quelli di Confindustria Romagna, spinti alla protesta dopo la decisione di bloccare le trivellazioni nel Mar Adriatico.

Landini (Cgil): “Questa manovra è miope e recessiva”

“In Italia ci sono nodi strutturali che questo governo non sta affrontando come quello precedente” non usa mezzi termini Maurizio Landini della Cgil. “Fin da settembre dichiarammo che questa manovra è miope e recessiva. Non interviene infatti sulle cause che hanno portato alla crisi, senza affrontare i nodi di fondo” è l’opinione del segretario.

Barbagallo (Uil): “Il Paese sta cambiando in peggio”

Altrettanto dura l’opinione del leader della Uil. Carmelo Barbagallo sottolinea, così come gli slogan della manifestazione, un distacco tra la politica reale di governo e gli annunci (tanti) fatti a mezzo social. “Il governo non può essere autoreferenziale. – ha dichiarato – L’economia sta andando male. un governo del cambiamento non può cambiare il Paese in peggio. chiediamo un confronto con i sindacati. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”.

Furlan (Cisl): “Il governo cambi rotta”

Per la segretaria della Cisl Annamaria Furlan è imperativo un intervento sulle politiche occupazionali. “Il governo cambi rotta. – suonano come un avvertimento le parole della leader della Cisl – Siamo a un passo dalla recessione economica. La produzione industriale cala e lo spread aumenta. Servono perciò interventi per tornare a crescere a cominciare dalle infrastrutture”.

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