MILANO – Il bastone pentastellato e la carota leghista. Viaggia su un doppio binario il rapporto del governo giallo-verde con quello francese, con Matteo Salvini che abbassa i toni e Luigi Di Maio che insiste sulle sue posizioni.
Salvini apre al colloquio con la Francia, Di Maio frena
Il ministro dell’Interno ribadisce la sua disponibilità a incontrare il suo omologo transalpino, “anche la prossima settimana”, minimizza le tensioni definendole “qualche discussione” di cui non è “minimamente preoccupato”. Perché sono problemi che si risolvono. E ringrazia la Francia per la “ottima” disponibilità dimostrata accettando di accogliere sette migranti della Sea Watch. Mentre il Viminale rende noto che gli sbarchi sono scesi del 95,73% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Il premier Conte e il ministro degli Esteri tentano di ricucire lo strappo
Di Maio, invece – a dispetto dei richiami più o meno espliciti del Colle a non mettere a rischio gli storici rapporti con i vicini d’Oltralpe, al fastidio espresso da Confindustria, preoccupata per il nostro export, e agli sforzi diplomatici messi in campo per ricucire dal premier Conte e dal ministro degli Esteri Moavero Milanesi -, rivendica il suo “diritto” di capo politico di “dire che non è d’accordo con En Marche senza fare lesa maestà”.
Air France si smarca dalla trattativa Alitalia
Bolla poi come “una leggenda metropolitana” che il disimpegno di Air France per Alitalia sia dovuto alle tensioni con la Francia; “ne avevamo notizie prima che iniziasse questa cosa”, sostiene, “non è una vendetta”. L’Eliseo sperava che Di Maio avesse “compreso il messaggio”, dopo il richiamo dell’ambasciatore francese in Italia in seguito al suo incontro insieme a Di Battista con alcuni esponenti dei gilet gialli vicino a Parigi.
Di Maio apre ai gilet gialli, Parigi replica
Ma nel caso non fosse stato abbastanza chiaro, la ministra degli Affari europei, Nathalie Loiseau, parlando con Associated Press ha reso il concetto inequivocabile. Se Di Maio spera di costruire una coalizione per le elezioni europee con i gilet gialli “ci troverà a sbarrargli la strada”.
Christophe Chalencon, protagonista dell’incontro a Parigi con Luigi Di Maio, fa sapere che la parte dei gilet jaune a cui fa riferimento ha accettato l’offerta M5S di mettere a disposizione la piattaforma Rousseau, “che ci permetterà di selezionare i candidati in modo molto democratico”. Mentre la capolista alle Europee della lista Ralliement d’initiative citoyenne (Ric), di cui Chalencon era portavoce prima di dimettersi proprio in seguito alle polemiche per il rendez-vous, sottolinea che l’incontro “è stato precipitoso. Ma è legittimo, la nostra piattaforma NOos-citoyens si avvicina molto a quella del Movimento 5 Stelle italiano”.
(LaPresse/di Silvia Caprioglio)