MILANO – Un messaggio chiaro, anche a costo di perdere qualcosa dal punto di vista sportivo. L’Inter ha deciso: Icardi non è più il capitano della squadra e lo ha mostrato al mondo intero, tramite un tweet che ha il sapore di una decisione ancora più forte.
Icardi ‘fuori’ via twitter
Quel ‘conguettio’, infatti, significa che nessuno, anche se si chiama Mauro Icardi, ha il potere di tenere sulle spine la società nerazzurra, portando scompiglio nello spogliatoio, facendo pressioni economiche inopportune.
Oggi, dunque, la fascia è stampata sul braccio di Samir Handanovic, uno che a 34 anni ha sempre dimostrato di essere un professionista serio e non ha mai fatto capricci. E proprio per questo la scelta presa dalla società, anziché destabilizzare l’ambiente, pare essere stata accolta piacevolmente dalla squadra.
La reazione dell’ambiente
L’assenza del centravanti argentino in vista dell’impegno di Vienna contro il Rapid in Europa League, non ha infatti scosso i giocatori. Anzi. Ha dato loro una carica in più anche per dimostrare di essere dalla parte della società e lottare insieme alla stessa per raggiungere gli obiettivi.
Icardi non c’è e potrebbe non esserci neanche nel prossimo turno di campionato contro la Sampdoria. Ma forse, per i nerazzurri, è meglio così, i compagni di squadra si sentono quasi sollevati (al momento) della sua esclusione che era ormai forse l’epilogo più giusto per evitare (ulteriori) frizioni tra u ragazzi di Spalletti.
L’argentino si è allenato alla Pinetina con gli altri giocatori non convocati per la trasferta europea e, forse, in lui come tanti altri sta avanzando la consapevolezza che l’avventura a Milano sponda interista potrebbe essere giunta al capolinea. Per lui un futuro alla Juventus o all’estero, ma l’Inter non accetta meno di 100 milioni. Per il club milanese, invece, le alternative si chiamano Cavani, Dybala e Zapata.