ZURIGO – Si è spento nella notte, a 77 anni, l’attore Bruno Ganz. Famoso al grande pubblico per le sue appassionate e appassionanti interpretazioni nel ruolo dell’angelo ne ‘Il cielo sopra Berlino’ del 1987 del regista Wim Wenders, e di Adolf Hitler ne ‘La Caduta’ del 2004 firmato da Oliver Hirschbiegel.
Da Zurigo, alla Germania, al Bel Paese
Nato a Zurigo il 22 marzo del 1941, Ganz ha concentrato la sua carriera cinematografico prevalentemente in Germania. In terra tedesca approda nel 1962, a 21 anni. Lì inizia a muovere i primi passi nei teatri di mezzo Paese. Nel 1967 incontra il regista Peter Stein e fonda la compagnia teatrale Schaubühne am Halleschen Ufer. Poi si lancia sul grande schermo grazie alla stretta collaborazione col regista Wim Wenders. Con lui recita ne ‘L’amico americano’, ne ‘Il cielo sopra Berlino’ e ne ‘Così lontano così vicino’. Nella vita piena di successi di Ganz c’è spazio anche per l’Italia. Nel 1995 ottiene una parte nella miniseria ‘Il grande Fausto’, incentrata sulla vita di Fausto Coppi, interpretando il ruolo di Biagio Cavanna, il massaggiatore non vedente che di fatto scoprì il corridore.
Il David di Donatello nel 2000
Nel 2000 vince il David di Donatello come miglior attore protagonista grazie all’interpretazione ne ‘Pane e tulipani’ di Silvio Soldini. Nel 2006 recita in Vitus del regista Fredi M. Murer, il film viene esaltato con il Premio del cinema svizzero come miglior lungometraggio nel 2007. Quattro anni dopo, Ganz riceve il Pardo alla carriera al Festival del cinema di Locarno. Nel 2013 l’ultima sua grande interpretazione sotto la guida di Ridley Scott nel ruolo del Papa nella serie ‘The Vatican’.