La mozione unitaria presentata da Lega e Movimento 5 Stelle sulla Tav verrà messa in votazione oggi alla Camera. Si tratta di un testo con cui, sostanzialmente, i giallo-verdi prendono tempo, per evitare ripercussioni sul voto per le europee, e ritornano al contratto di governo che prevede di ridiscutere il progetto della Torino Lione.
La mozione della concordia
Dopo il voto del popolo pentastellato su Rousseau con cui si è deciso di negare l’autorizzazione a procedere nei confronti del vicepremier Matteo Salvini per il caso Diciotti, la Lega è costretta a fare un passo indietro sull’alta velocità. Almeno fino alle elezioni europee, tant’è che ogni decisione in merito verrà presa dopo il voto. La mozione che oggi verrà votata a Montecitorio salva la faccia al M5S che, in quanto costituisce l’ultimo baluardo grillino rimasto ‘intatto’.
Si al ridimensionamento del progetto, no al blocco
Salvini ha ammorbidito la sua posizione, ma non cambiato idea. “Il progetto andava rivisto da contratto di governo – dice il vicepremier – Può essere ridimensionato, andando a tagliare un miliardo di opere che possono essere evitate. E’ chiaro che stiamo andando verso questo percorso. Se si può tagliare su costi spropositati è giusto farlo. Ma il progetto va assolutamente conservato”.
Chiarezza in CdM
A chiederla è il ministro leghista per le Politiche agricole Gian Marco Centinaio. “Oggi chiederò ai colleghi in Consiglio dei ministri di rendere noto a tutto il governo se effettivamente la Tav è stata congelata o no”.
La furia delle opposizioni
Il primo a sbottare è stato il presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino. Se la maggioranza approverà questa mozione, sarà come mettere una pietra tombale sulla Torino-Lione”. Intanto il leader di Fi, Silvio Berlusconi, si è visto costretto ad annullare la tappa elettorale a Sassari per un vertice urgente sulla Tav richiesto dalle capogruppo Maria Sella Gelmini e Anna Maria Bernini dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.
Si Tav in piazza
In mattinata i Sì Tav saranno ricevuti in audizione alla Camera. Prima, dalle ore 11 circa, i Si Tav manifesteranno in piazza Montecitorio per dire ‘Sì alla crescita’ e ‘No alla decrescita’.