ROMA – “Sono indignato per questa istigazione alla violenza, ovviamente non mi fanno paura e mi aspetto condanna da tutto il mondo della politica, della cultura e dell’informazione. Vedremo…”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini commenta le scritte minacciose contro di lui, con firma anarchica, a Parma.
Minacce al vicepremier Salvini
“Spara a Salvini e mira bene”, si legge sui muri del liceo Marconi in via Costituente e in borgo Sorgo. Pochi giorni fa il ministro dell’Interno aveva espresso soddisfazione per l’arresto di un gruppo di anarco-insurrezionalisti che sarebbero stati responsabili, tra le altre cose, di un ordigno contro una sede della Lega ad Ala, in Trentino, nell’ottobre dello scorso anno. Il Viminale ha anche diffuso un report con la mappatura dei centri sociali più pericolosi.
La solidarietà del Pd al ministro
“No alla violenza di qualsiasi colore e provenienza essa sia. Le scritte contro il ministro Salvini sono un atto grave ed inaccettabile che condanniamo con forza. Ci sono rigurgiti preoccupanti nel nostro Paese che vanno non solo condannati ma anche perseguiti. Compito delle forze politiche però non è certo quello di aizzare gli animi e di mostrare atteggiamenti ambivalenti nei confronti di chi disconosce lo stato di diritto e la democrazia”. Lo dice Emanuele Fiano, parlamentare del Pd.
Un attacco alle nostre istituzioni
“Le scritte spray comparse a Parma in cui si invita a sparare contro Matteo Salvini sono l’ennesimo attacco (per fortuna solo dimostrativo) contro le nostre istituzioni e contro la nostra democrazia. L’ennesimo, perché da mesi, soprattutto tra Milano e Torino, si stanno ripetendo scritte spray, volantini o manifesti che inneggiano al ritorno della lotta armata e indicano nei giudici o nei poliziotti i nemici. E da mesi in tutto il Nord avvengono attentati incendiari o esplosivi contro le sedi della Lega”. Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, vice presidente del Senato.
Calderoli si schiera con Salvini
“E Matteo Salvini, cui va tutta la mia solidarietà e vicinanza umana e che certo non si fermerà per queste minacce e andrà avanti dritto nel suo lavoro, è diventato il principale bersaglio di questa violenza senza nome, senza volto, senza divisa o senza bandiera – aggiunge – L’ho già detto nei mesi scorsi e lo ripeto, questo brutto clima inevitabilmente mi ricorda il clima d’odio che si respirava quarant’anni fa. Purtroppo qualche cattivo maestro continua a soffiare sul fuoco, demonizzando l’avversario politico, alimentando l’odio che sta iniziando a tradursi in violenza. L’ho detto nei mesi scorsi, lo ripeto oggi: attenzione che avanti così e purtroppo ci scappa il morto. Io sono seriamente preoccupato”.
(LaPresse)