ROMA – “Il mio governo terrà: anche dopo le Europee. Ho visto che Fitch ci classifica come Paese stabile con prospettive negative legate soprattutto all’instabilità politica; addirittura ipotizza elezioni anticipate in questo 2019. Sinceramente, questa instabilità non riesco proprio a vederla. Per questo rimango convinto che andremo avanti. La spinta per il cambiamento e le riforme non si è ancora esaurita”. Così il premier, Giuseppe Conte in un colloquio con il Corriere della Sera.
“Passo lunghe ore a lavorare a Palazzo Chigi”, spiega Conte. “Ma viaggio anche molto per l’Italia. E credetemi: la voglia di archiviare la vecchia politica e i vecchi partiti non solo rimane intatta ma in questi mesi si è consolidata, nell’opinione pubblica. D’altronde, mi pare che i sondaggi ci diano un consenso alto, inusuale nello stesso contesto europeo. Non può essere un caso o un errore”.
Premier fiducioso per la crescita
Il messaggio lanciato da Conte al Senato è però di tutt’altro tenore. “Il Governo rimane fiducioso nelle proprie stime di crescita – assicura – perché valutiamo che il secondo semestre del 2019 sarà accompagnato da un allentamento delle tensioni commerciali e da condizioni più favorevoli alla crescita”. Condizioni in cui rientrano “una linea di politica economica chiara, incentrata sugli investimenti e la crescita, senza dimenticarci delle fasce deboli, di chi si trova in difficoltà” e l’introduzione “di numerose forme di detassazione per investimenti e occupazione”.
(LaPresse)