NUOVA DELHI – Un attacco aereo indiano attraverso la linea del cessate il fuoco del Kashmir all’inizio di martedì “ha completamente distrutto” un campo di militanti. Lo riferisce il ministro dell’Agricoltura, Gajendra Singh Shekhawa su Twitter, riferendosi alla linea di controllo che divide le parti della zona amministrate dall’India e dal Pakistan. Due settimane fa un attentato suicida nel Kashmir indiano ha ucciso 40 paramilitari. L’India aveva promesso di contrattaccare dopo l’attentato, che è stato rivendicato da un gruppo militante con base in Pakistan.
A dicembre attacco alla base indiana di Kashmir: bilancio di 17 morti
E’ salito a 17 morti, quindi, il bilancio delle violenze avvenute in Kashmir, nello scontro a fuoco tra militanti e soldati a una base dell’esercito indiano. Lo fanno sapere fonti ufficiali indiane, secondo cui le persone morte sono 11 militari e sei assalitori. “La sparatoria ora si è conclusa. Stiamo perlustrando l’aria, decontaminando e cercando le granate inesplose lanciate dai militanti”, ha dichiarato infatti il capo della polizia indiana in Kashmir, K. Rajendra. I ribelli avevano lanciato granate e sparato con armi automatiche, tentando di entrare nel campo nella regione di Uri. La base si trova vicino alla linea militarizzata di controllo che divide la zona himalayana nelle due parti controllate rispettivamente da India e Pakistan. L’attacco non è stato rivendicato.
(LaPresse)