Egitto, Amnesty: “Ondata di cyberattacchi contro attivisti e dissidenti”

Mail inviate soprattutto in momenti-chiave come l’anniversario della rivolta del 25 gennaio 2011

Internet

MILANO – Un’indagine condotta da Amnesty International ha evidenziato che in Egitto dall’inizio del 2019, nell’ambito dell’intensificazione della repressione del dissenso, decine di difensori dei diritti umani sono stati oggetto di attacchi phishing che li hanno posti in grave pericolo. Dal gennaio 2019 il dipartimento Amnesty Tech ha esaminato decine di mail sospette. Cyberattacchi inviati a difensori dei diritti umani, giornalisti e Ong egiziani. Soprattutto in momenti-chiave come l’anniversario della rivolta del 25 gennaio 2011.

Le mail usavano una tecnica chiamata OAuth Phishing che consente di accedere all’account dell’utente. “Questi attacchi paiono far parte di una campagna diretta a intimidire e ridurre al silenzio chi critica il governo egiziano. Nell’ultimo anno i difensori dei diritti umani hanno subito un assalto senza precedenti da parte delle autorità. Rischiando l’arresto e il carcere ogni volta che prendevano la parola. Questi attacchi informatici ora mettono ulteriormente in pericolo il loro prezioso lavoro”, ha dichiarato Ramy Raoof di Amnesty Tech.

“La repressione della libertà d’espressione da parte del governo del presidente al-Sisi s’intensifica di giorno in giorno. Ed è più importante che mai che i difensori dei diritti umani possano comunicare online senza timore di essere perseguitati. Vi sono forti indicazioni che dietro l’ultima ondata di attacchi vi siano le autorità egiziane. Chiediamo loro di cessare di accanirsi contro i difensori dei diritti umani e di rispettare il loro diritto alla riservatezza, alla libertà d’espressione e alla libertà d’associazione”, ha proseguito Raoof.

(LaPresse)

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