MILANO – “Indubbiamente quando le cose non vanno bene e ti vedi crollare il mondo addosso, ti sfoghi in qualsiasi modo. In questo momento provo rabbia, delusione e una marea di sentimenti contrastanti perché questa è la mia famiglia”. Il capitano del Chievo Sergio Pellissier in un’intervista rilasciata a Dazn in vista del match di sabato in campionato contro il Milan ha parlato così della difficile situazione di classifica della sua squadra, ultima a meno 12 dalla salvezza.
Il Chievo rischia la retrocessione in Serie B
“Ho vissuto in questa società per diciannove anni e probabilmente finirò qui la mia carriera. Dispiace tanto perché non avrei mai voluto concludere la mia avventura con una retrocessione o con un stagione in Serie B – ha ammesso l’attaccante dei veneti – Mi sarebbe piaciuto vedere il Chievo sempre ai massimi livelli”.
Da anni Pellissier è il punto di riferimento della squadra
A chi gli chiede le differenze tra il primo Pellissier e quello di oggi, il giocatore valdostano replica di avere “la stessa determinazione e la stessa voglia di dimostrare di essere ancora qualcuno. Indubbiamente in quegli anni avevo altre qualità fisiche e di conseguenza riuscivo a dare di più di adesso. Adesso invece, essendo più esperto, riesco a dosare meglio le fatiche e a sfruttare i momenti giusti”.
La dichiarazione d’amore della società
E conclude: “La cosa più bella che mi ha detto Campedelli per convincermi a restare? Quando un presidente ti dice: ‘Finché vorrà giocare, ci sarà sempre un contratto per lei’, questo vuol dire che crede in te. Lo dimostra in tutto quello che fa. Ho sempre lottato per dimostrare a tutti che il presidente ha avuto ragione a volermi tenere per tutti questi anni”.
(LaPresse)