ROMA (LaPresse) – Pensioni, al via le domande per gli under 45 che vogliono riscattare la laurea e che non hanno contributi versati prima del 1 gennaio 1996. E sarà anche possibile chiedere il riscatto di periodi non coperti da contribuzione, nella misura massima di cinque anni, anche non continuativi. L’Inps ha diffuso infatti la circolare che avvia l’agevolazione, introdotta in via sperimentale per tre anni. Cioè fino al 2021 – dal cosiddetto ‘decretone’ con la finalità di agevolare l’entrata in pensione dei lavoratori più giovani, maggiormente soggetti a carriere discontinue.
Parte la domanda per riscattare la laurea
A beneficiare della misura sono i lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità e la vecchiaia. Ai superstiti dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonché alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, e alla Gestione Separata. Non bisogna però avere anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. Possono beneficiare del riscatto i soli lavoratori iscritti a forme pensionistiche obbligatorie a partire dal 1° gennaio 1996, e che non siano già beneficiari di trattamenti pensionistici. Per quanto riguarda i ‘buchi’ contributivi, sono riscattabili solo i periodi non soggetti a obbligo contributivo.
L’onere del riscatto, circa 5.200 euro secondo i consulenti del lavoro, può essere versato in unica soluzione. O in un massimo di 60 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a 30 euro, senza applicazione di interessi per la rateizzazione.