FIRENZE – “Vogliamo che le politiche pubbliche europee tengano conto della diversità di tutti i territori dell’Ue nel rispetto dell’articolo 174 del Trattato, dedicato alla coesione economica, sociale e territoriale”.
E’ questo il messaggio lanciato a Brest, in Bretagna (Francia), dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, e vicepresidente della Crpm, la Conferenza delle regioni periferiche marittime. Intervenendo oggi pomeriggio alla sessione dell’Ufficio politico della Conferenza, Rossi ha evidenziato che la politica di coesione è “ancora sotto attacco” ha denunciato che nei negoziati sul post 2020 “le strategie degli Stati membri si allontanano dalle priorità dei territori“.
Aumentano gli squilibri tra regioni più ricche e più povere
“Gli ultimissimi dati statistici pubblicati dalla Commissione in termini di rapporto pil/abitante regionale per il 2017 mostrano che i divari tra regioni sono aumentati. Alcune regioni diventano sempre più ricche e sviluppate altre soffrono di una forte stagnazione o declino“.
Rossi ha anche sottolineato che “la geografia del voto anti-sistema è collegato al malcontento della gente: dove cresce il voto antieuropeo e euroscettico c’è anche declino economico e industriale e quindi tensioni sociali“.”Ma, come diceva oggi il ministro degli esteri Jean-Yves Le Drian, – ha proseguito il governatore – l’Europa non è la causa di tutto questo, ma può essere invece la soluzione“.
Evidenziata la necessità di una nuova Agenda territoriale
Il documento che dovrebbe guidare le priorità della coesione post 2020 accompagnando la Prossima strategia europea, purtroppo non ancora definita, sottolinea la nota di Regione Toscana.
“Le politiche di coesione a livello europeo sulla coesione e una politica di rilancio degli investimento pubblici – ha detto il presidente – restano due punti essenziali per garantire uno sviluppo equilibrato di tutti i territori dell’Ue”.
(LaPresse)