ROMA – Spazza via ogni perplessità, o almeno ci prova, sulla ‘Via della Seta’. Giuseppe Conte, in un’intervista al Corriere della Sera, ribadisce l’intenzione del governo di portare avanti l’accordo commerciale con la Cina. Parole con le quali il premier tenta di rassicurare gli Stati Uniti, che cominciano a insospettirsi sull’intesa tra Roma e Pechino.
Via della Seta, il premier: “Nessun rischio colonizzazione”
“Non ci sono ragioni ostative per non finalizzare il lavoro compiuto in questi mesi“, ha detto Conte. Il testo, “imposta la collaborazione in modo equilibrato e mutualmente vantaggioso. In pieno raccordo con l’Agenda 2030, l’Agenda 2020 di cooperazione Ue-Cina e la Strategia Ue per la connettività euroasiatica. Abbiamo preteso un pieno raccordo con le norme e le politiche Ue, più stringente rispetto ad accordi analoghi firmati da altri partner Ue con Pechino”.
Un accordo che, assicura il premier, non rischia di indebolire il ruolo del nostro paese in Occidente, dal momento che “l’Italia formalizza in modo trasparente la cornice entro cui avviare questa collaborazione“. Il rischio colonizzazione è perciò totalmente escluso da Conte, anzi. “Riponiamo massima attenzione alla difesa dei nostri interessi nazionali, alla protezione delle infrastrutture strategiche, incluse quelle delle telecomunicazioni, e ad evitare investimenti predatori “.
E la Tav? “Ossessione nazionale”
Inevitabile il riferimento alla linea alta velocità Torino-Lione, accantonata e rinviata tra mille polemiche, per poi mandare avanti il progetto Via della Seta.
“La Tav ormai è un’ossessione nazionale. Ci sono centinaia di cantieri sul territorio che possiamo far ripartire grazie al decreto legge che anticiperà la riforma del codice degli appalti. Già in settimana apriremo un tavolo con le Regioni, con Anci e con Ance per sbloccare le opere ferme in tutta Italia. Operiamo per un futuro di crescita e sviluppo e il memorandum con la Cina offre preziose opportunità per le nostre imprese“.
Il monito degli Stati Uniti: “Operazione opaca, stop alle informazioni riservate”
Nonostante tutte le belle parole del premier Conte, l’intesa economico-commerciale in essere tra Italia e Cina non piace alla Casa Bianca. L’amministrazione Trump definisce questo accordo un “azzardo politico“.
“Ci preoccupano l’opacità e la sostenibilità dell’intera operazione“, commenta un portavoce del segretario di Stato Usa, Mike Pompeo. In gioco, sottolinea Washington, c’è anche la “reputazione dell’Italia” nei confronti degli Stati Uniti. “Noi stiamo mettendo in guardia i Paesi della Nato dai rischi che l’accordo della Seta può portare“, sottolinea l’amministrazione Trump, che avverte il governo che, di questo passo, ci sarà uno stop alla condivisione di informazioni riservate e sensibili tra le rispettive intelligence. Oppure verranno bloccate le consegne di attrezzature militari per noi molto importanti.