Decretone, ai nuclei familiari con disabili 50 euro in più

Foto Valerio Portelli/LaPresse Nella Foto: Dalila Nesci, portavoce del M5s in commissione Affari sociali e relatrice del Decretone

ROMA – Fino a 50 euro in più di beneficio per le famiglie con a carico un disabile e via libera a nuove assunzioni in sanità e Mibac. Si dovrà invece attendere ancora per la nuova governance dell’Inps.

Arriva finalmente il pacchetto degli emendamenti del governo al decretone

Cinque le proposte di modifica depositate nelle Commissioni Lavoro e Affari sociali: concorsi nel pubblico impiego, aziende del servizio sanitario, personale del Ministero dei beni culturali e riassetto Anpal.

Prima di tutto la tutela della persone con handicap

Per “favorire l’accesso e incrementare il beneficio di nuclei in cui siano presenti persone con disabilità grave o non autosufficienti”, il governo prevede risorse aggiuntive per 12,8 milioni nel 2019 e 16,9 nel 2020.

Gli oneri aumentano a 17 nel 2021, per scendere poi a 16,9 nel 2022 e nel 2023

La pensione di cittadinanza, inoltre, può essere concessa anche nel caso in cui il componente o i componenti del nucleo familiare di età pari o superiore a 67 anni, “convivano esclusivamente con una o più persone in condizione di disabilità grave o non autosufficienza”. L’aspetto più interessante riguarda però il ritocco della scala di equivalenza, che permetterà alle famiglie con un disabile a carico di avere fino a 50 euro in più di beneficio al mese.

Il reddito potrà così salire dai 1330 euro attuali a 1380

Finanziare questa misura significa migliorare ancor di più uno strumento che ci consentirà di sostenere milioni di italiani in difficoltà e contribuirà alla creazione di un Paese più giusto, con una reale distribuzione della ricchezza e un rilancio della domanda interna e dell’economia del Paese”, ha commentato Dalila Nesci, portavoce del Movimento 5 Stelle in commissione Affari sociali e relatrice del Decretone alla Camera.

Altre proposte di rilievo? Sicuramente sul fronte Pa arriva la proposta di assumere al Ministero della Cultura 551 unità dal 15 luglio, “viste la carenza di organico” che produrrà quota 100. Per Anpal, invece, l’idea è di portare da 30 a 120 giorni il termine previsto per la nomina di presidente e direttore generale.

In serata arrivano anche 14 emendamenti dalle relatrici

Tra le proposte di modifica spiccano quelle che recepiscono l’intesa con gli enti locali per la gestione di centri per l’impiego e navigator, l’incremento dello stanziamento in favore dei Caf e l’opzione di estendere ai patronati la possibilità di ricevere le domande per reddito e pensione di cittadinanza.

La pensione di cittadinanza potrà essere erogata anche via cash e non solo tramite Card

Prevista infine anche una norma contro i ‘finti’ genitori single, autori di “comportamenti opportunistici” per avere il reddito. Ora si accelera in Commissione: l’obiettivo è arrivare in aula già lunedì 18, ma di certo entro il 29 marzo il decretone deve essere convertito in legge.
(LaPresse)

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