SAN FRANCISCO – Apple è stata condannata da un tribunale statunitense a pagare 31 milioni di dollari di danni per la violazione dei brevetti di una tecnologia, di proprietà del produttore Usa di chip mobili Qualcomm.
Il caso Qualcomm-Apple
Si tratta di un sistema che permette agli iPhone a connettersi rapidamente a Internet e prolungare la durata della batteria. Il verdetto è stato emesso da una corte federale in California. Qualcomm intentò la causa nel 2017 in merito a tecnologie utilizzate in iPhone 7, iPhone 8, iPhone 8 Plus e iPhone X.
La lunga battaglia in tribunale
Questo giudizio “è l’ultima vittoria nella nostra disputa legale mondiale (aperta) per riconoscere che Apple sta usando le nostre tecnologie senza pagarcele”, ha commentato Qualcomm in una nota. I due gruppi sono impegnati in una lotta giudiziaria e normativa in tutto il mondo da diversi anni. E sono in lotta legale l’uno con l’altro in molti procedimenti in corso.
Apple ha usato il brevetto senza pagare la licenza
Qualcomm accusa il marchio Apple di utilizzare le sue tecnologie senza pagare una licenza. Apple, dal canto suo, ritiene che Qualcomm abbia chiesto royalties ingiustificate. Alla fine del 2018 Qualcomm aveva ottenuto da un tribunale tedesco un divieto di vendita condizionata di determinati iPhone in seguito a una simile decisione emessa in Cina poco prima. Ma la Apple ha contrattaccato.
Qualcomm è stato a lungo fornitore di Apple di chip modem che consentono allo smartphone di connettersi alle reti di telecomunicazioni. La ‘Mela’ ha poi smesso di rifornirsi dal suo ‘nemico’, a vantaggio del gigante dei semiconduttori Intel.
(LaPresse/AFP)