VICENZA – La guardia di finanza di Vicenza, nel comune di Asigliano Veneto (Vicenza) hanno individuato un ampio capannone in disuso. All’interno di esso erano state ammassate balle di rifiuti non riciclabili derivanti anche da processi di lavorazione industriale.
I finanzieri hanno accertato che il sito era stato illecitamente adibito a polo occulto di stoccaggio di rifiuti.
Nel capannone, di 3mila metri quadrati, c’erano circa 600 balle di rifiuti (rilegate da filo di ferro). Costituiti, essenzialmente, da materiale plastico, tessile e da rifiuti solidi urbani per un peso complessivo stimato in circa 900 tonnellate.
I rifiuti erano stati portati lì dalla Campania, dalle zone di Napoli e Caserta.
L’intero sito industriale è stato posto sotto sequestro. Nei confronti del proprietario del capannone industriale in disuso, che gli investigatori definiscono “un noto istituto bancario di livello nazionale”, è stata emessa un’ordinanza da parte del sindaco di Asigliano Veneto per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti e la bonifica dei luoghi.
A settembre scoperta una discarica abusiva a Padova
I carabinieri hanno scoperto una discarica di rifiuti non autorizzata. Con rifiuti stoccati sia all’esterno che all’interno di capannone in Via Valli a Candiana, nella bassa padovana. Un uomo è stato denunciato. In precedenza nell’area esterna, era stata rilevata la presenza di una ingente quantità di materiale accatastato. L’operazione arriva dopo che da luglio erano stati eseguiti sorvoli su tutta l’area territoriale di competenza del comando provinciale di Padova. Per eseguire un monitoraggio dall’alto di tutti i capannoni industriali sfitti o abbandonati.
I militari dell’Arma, oltre a trovare nel cortile del fabbricato un’enorme catasta di scarti provenienti da lavorazioni tessili, hanno trovato all’interno, dove si trovava la maggior parte dei rifiuti, 13 balle di rifiuto denominato ‘Pet’, 100 balle di rifiuto tessile, 50 balle di rifiuto plastico di varia natura e 100 scatole di scarto di prodotti plastici stampati. Tutto il materiale e l’area, compreso il fabbricato, è stato sottoposto a sequestro. Sono in corso accertamenti finalizzati a verificare l’eventuale presenza di rifiuti pericolosi nascosti dentro le balle di materiale, anche con il coinvolgimento dei reparti speciali dell’Arma.
(Segue).
(LaPresse)