MILANO – “Non pronuncerò mai il suo nome” e vi invito a fare lo stesso: non diamo al killer delle moschee di Christchurch la “notorietà” che cercava. La prima ministra neozelandese, Jacinda Ardern, davanti al Parlamento riunito in seduta speciale ha promesso di non citare mai il nome del 28enne australiano. Autodefinito suprematista bianco, che venerdì ha ucciso 50 persone.
La richiesta della premier al Parlamento
“Vi imploro. Pronunciate i nomi di coloro che ci hanno lasciati anziché il nome dell’uomo che li ha presi”, ha detto Ardern ai deputati, “è un terrorista, è un criminale, è un estremista. Ma sarà, quando parlerò, senza nome”. Salutando l’Aula con “Salam aleikum”, ha anche garantito che il killer “affronterà la piena forza della legge in Nuova Zelanda”. Dopo aver annunciato che le leggi sulle armi nella nazione saranno riformate, misure che saranno annunciate a giorni.
Maggiore impegno nella lotta contro il terrorismo
La premier ha poi lanciato un appello alle piattaforme social, perché facciano di più contro il terrorismo. L’assalitore di Christchurch, infatti, ha diffuso le immagini dell’attacco nelle moschee con un video in diretta su Facebook. “Non possiamo semplicemente star seduti e accettare che queste piattaforme esistano. E che ciò che viene detto su di esse non sia responsabilità del luogo in cui i contenuti sono pubblicati”, ha affermato Ardern.
L’appello del premier australiano
“Loro pubblicano, non sono il postino: non ci può essere tutto profitto e zero responsabilità”, ha aggiunto. In parallelo, anche il premier australiano Scott Morrison ha lanciato un appello ai governi del mondo a fare pressione sui giganti tecnologici, affinché risolvano il problema dell’estremismo su internet, ha riferito AFP. L’appello è stato diffuso in una lettera indirizzata al presidente in carica del G20, il primo ministro del Giappone Shinzo Abe. Morrison gli ha chiesto di sollevare la questione nel summit di Osaka a giugno.
Nuova Zelanda, Fb rimuove il video della strage
Facebook ha intanto fatto sapere che nessun utente ha segnalato il video della sparatoria di Christchurch. Mentre veniva trasmesso in diretta, nonostante il filmato sia stato visualizzato circa 200 volte.
Chris Sonderby, vice responsabile legale della compagnia, in una dichiarazione online ha scritto che il video è stato rimosso “pochi minuti dopo che il social network è stato contattato”, cioé 29 minuti dopo l’avvio. Ha anche sottolineato che, in tutto, il filmato è stato visto circa 4mila volte (live e non). E che più di 1,5 milioni di copie sono state rimosse nelle 24 ore dopo il fatto, 1,2 milioni delle quali bloccate mentre venivano caricate. Sonderby ha promesso: “Continueremo a sostenere le autorità in ogni modo possibile”.
(LaPresse/di Agnese Gazzera)