CREMA – Si chiama Ramy, ha 13 anni ed è un vero e proprio eroe. È il ragazzino che è riuscito a sottrarre il cellulare all’uomo che aveva sequestrato il bus promettendo di fare una strage ed ha avvertito i carabinieri. Una telefonata che ha messo in moto la macchina dei soccorsi evitando una strage.
La famiglia di Ramy attende da tempo la documentazione per la cittadinanza italiana
Il padre Khalid Shehata ha raccontato la loro storia: “Siamo egiziani – ha detto – sono arrivato in Italia nel 2001, mio figlio è nato qui nel 2005 ma siamo ancora in attesa di un documento ufficiale. Vorremmo tanto restare in questo Paese”. Ha chiesto la cittadinanza italiana per sé e per la sua famiglia Khalid aprendo involontariamente l’ennesima disputa tra Movimento 5 Stelle e Lega.
L’opinione favorevole del vicepremier Di Maio
Luigi Di Maio ha proposto per Ramy la ‘cittadinanza per meriti’: “È quella – ha detto – che si può conferire quando ricorre un eccezionale interesse dello Stato. Sentirò personalmente il presidente del Consiglio in questo senso”. “Questo – ha proseguito – è un Paese che deve saper guardare oltre, che non può fermarsi all’indignazione. Credo sia un dovere togliere immediatamente la cittadinanza a quel criminale che ieri, a San Donato Milanese, stava per compiere una strage di 51 bambini. Per fortuna l’intervento dei carabinieri ha fatto in modo che nessuno restasse ferito gravemente. Oltre ai nostri due eroi in uniforme ce n’è però anche un altro di eroe: ha 13 anni, si chiama Ramy, ha origini egiziane”. Di Maio è sembrato molto deciso: “ Il papà – ha concluso – ha lanciato un appello, ha chiesto che gli venga riconosciuta la cittadinanza e credo che il governo debba raccogliere questa richiesta”.
Le parole di Matteo Salvini
Di diverso avviso, invece, Matteo Salvini che, d’accordo sull’ipotesi di togliere la cittadinanza all’attentatore, è invece più cauto sul conferimento della stessa al 13enne egiziano: “Stiamo facendo tutte le verifiche del caso. Ora dobbiamo leggere le carte e valuteremo”.