Torino, omicidio Murazzi: Leo ucciso perché ‘aveva un’aria troppo felice’

"Un movente sconvolgentemente banale". Così il procuratore capo vicario Paolo Borgna

Foto LaPresse/Nicolò Campo

MILANO – Torino, omicidio Murazzi: Leo ucciso perché ‘aveva un’aria troppo felice’. “Un movente sconvolgentemente banale”. Così il procuratore capo vicario Paolo Borgna ha definito il movente. Che avrebbe indotto Said Machaouat, il 27enne che ieri si è consegnato ai carabinieri attribuendosi l’omicidio commesso a Torino in riva al Po il 23 febbraio, a uccidere Stefano Leo ai Murazzi del Po. “C’è una frase nel verbale” della confessione che dice “ho scelto fra le tante persone che passavano di uccidere questo giovane. Perché si presentava con un’aria felice. E io non sopportavo la sua felicità”.

“Il movente raccontatoci da chi ha confessato è un movente sconvolgentemente banale”, ha sottolineato Borgna. Precisando che è una cosa su cui saranno fatte ulteriori approfondimenti e che anche sul movente sono in corso ulteriori indagini.

(LaPresse)

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