Antimafia, Morra: “Allarmi inascoltati per troppo tempo in Emilia Romagna”

"Anni fa, quando Gratteri e Nicaso lanciavano l’allarme sul radicamento 'ndranghetistico a Reggio Emilia per poco non venivano insultati e picchiati da politici e associazioni d’impresa dell’Emilia Romagna".

MILANO – “Anni fa, quando Gratteri e Nicaso lanciavano l’allarme sul radicamento ‘ndranghetistico a Reggio Emilia per poco non venivano insultati e picchiati da politici e associazioni d’impresa dell’Emilia Romagna. Oggi, tutti stanno vedendo cosa accade al Nord. Arresti praticamente ogni giorno e ne sono conferma anche le ultime inchieste della Guardia di Finanza a Verona. Qui è emerso che tre condannati nel processo Aemilia facevano parte di una frode fiscale da 10 milioni di euro. La presenza della Commissione antimafia per i prossimi tre giorni a Bologna, Reggio Emilia, Modena è un segnale a questa Regione e per tutto il Nord che per troppi anni ha sottovalutato il fenomeno”. Lo dichiara il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra.

La decisione

“Faremo il punto sulle indagini in corso e capiremo cosa si può fare di più per combattere quello che è un vero e proprio cancro. Un cancro sociale ed economico per l’Emilia Romagna, per il Nord e per l’Italia e l’Europa intera – prosegue -. Per troppo tempo si è detto che l’Emilia e il Nord avevano gli ‘anticorpi’ era una pia illusione. Gli anticorpi si creano ogni giorno tenendo alta la consapevolezza e la guardia in ogni settore della società che le mafie si infiltrano in ogni modo e sempre in maniera più subdola e intelligente. Dunque facendo leva da una parte sul ‘Dio denaro’ dall’altro sfruttando i momenti di difficoltà delle persone”, conclude Morra.

LaPresse

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