ROMA – La Flat Tax rischia di dividere Lega e Movimento Cinque Stelle. I due gruppi infatti hanno visioni diverse rispetto al contratto di governo. Matteo Salvini ha chiesto al Ministro Tria e agli alleati del M5S di inserire la disposizione nel Documento di economia e finanza.
Salvini: la manovra non serve a me ma agli italiani
Salvini preme il piede sull’acceleratore e chiede che sia avviata quanto prima la procedura. “La misura è nel contratto di governo, non serve a Salvini, ma agli italiani e dovrà essere sicuramente inserita nel Def. È una nostra priorità e c’è nel contratto di governo quindi come noi rispettiamo e approviamo quello che c’è nel contratto e che magari non è nel Dna della Lega, e penso al reddito di cittadinanza, altrettanto rispetto sul tema fiscale lo chiediamo agli altri” ha dichiarato il vicepremier.
Sì del M5S alla Flat Tax ma con le dovute precisazioni: no a toni propagandistici
I pentastellati dal canto loro hanno rilanciato puntando sulla lealtà dimostrata in questi tempi dando risposta netta. “Flat tax? Certo, noi siamo leali al contratto e la misura è nel contratto” affermano per poi fare una precisa sottolineatura. “Abbiamo solo affermato che non bisogna fare facile campagna elettorale su certe misure, perché sono ambiziose e costano. Noi siamo sempre stati leali al contratto, chi lo è stato meno è la Lega ”.
A parlare di Flat Tax e a dare garanzie a Salvini è anche Giuseppe Conte: “E’ nel nostro programma di governo. Sicuramente dobbiamo completare questo pilastro del nostro programma riformatore nella prossima manovra. Per completarlo dobbiamo tenere conto del quadro di finanza pubblica”. E il ministro Tria, ha chiarito il premier rimarrà al suo posto: “Svolge il suo incarico quotidianamente e non è pensabile che ogni giorno debba ricevere costantemente nuova e rinnovata fiducia”