GERUSALEMME – Israele oggi al voto. Seggi aperti dalle 6 fino alle 22 (21 in Italia) per eleggere la nuova Knesset, formata da 120 membri, e decidere se concedere il quinto mandato a Benjamin ‘Bibi’ Netanyahu. Sarà sfida fino all’ultimo voto tra ‘Bibi’ e il suo Likud, e il centrista Benny Gantz, ex capo di Stato maggiore, vera novità con il suo partito Blu e Bianco, creato dalla fusione con la formazione centrista Yesh Atid di Yair Lapid.
Netanyahu in vantaggio nei sondaggi
Alle urne si recheranno circa 6,3 milioni di aventi diritto al voto. Netanyahu, che potrebbe diventare il premier più longevo di sempre, superando in mandati anche il padre della patria David Ben Gurion, si presenta però con la spada di Damocle delle accuse di corruzione.
I sondaggi lo danno in svantaggio, ma entrambi i principali partiti non sembrano avere la forza di governare da soli, e dovranno formare coalizioni con partiti minori.
Difesa dello stato ebraico
Visto le credenziali di sicurezza dei due principali candidati, sembra essere in secondo piano la questione-difesa dello stato ebraico, fondamentale nelle precedenti campagne elettorali. Anche se nelle ultime settimane le tensioni con Hamas hanno spinto il premier uscente a rilanciare il tema con forza.
Partiti piccoli l’ago della bilancia
Tra questi ci sono:
- Zehut, guidato da un religioso ultranazionalista ebreo la cui popolarità è aumentata da quando ha chiesto la legalizzazione della marijuana;
- Kulanu, un partito focalizzato sull’economia guidato dal ministro delle Finanze Moshe Kahlon,che ha fatto campagna sul costo della vita che resta molto alto;
- Yisrael Beitenu, guidato dall’ex ministro degli Esteri e della Difesa Avigdor Liberman