Nba, Magic Johnson lascia la presidenza dei Lakers. Nowitzki e Wade dicono addio

Tanti addii nella notte

Magic Johnson (Foto Maurizio Sorge/LaPresse)

LOS ANGELES – Serata di addii in Nba. Per Dwyane Wade e Dirk Nowitzki ultima apparizione in casa mentre Magic Johnson, a sorpresa, ha annunciato le dimissioni dalla presidenza dei Lakers. Wade e Nowitzki hanno salutato rispettivamente il pubblico di Miami e Dallas in occasione delle loro ultime gare casalinghe di regular season. Il tedesco ha confermato che lascerà dopo 21 stagioni con la maglia dei Mavericks. “Come vi aspetterete, questa è la mia ultima partita in casa”, ha detto Nowitzki al pubblico delll’American Airlines Center. “Vi ho coinvolto in una corsa infernale con un sacco di alti e bassi. E voi siete sempre rimasti con me, supportandomi, e lo apprezzo”, ha aggiunto.

Il tedesco è il giocatore di maggior successo di sempre in Nba ed è sesto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi, con oltre 31.000 punti. Nowitzki è diventato anche il giocatore più anziano a segnare 30 punti, in occasione del successo di ieri per 120-109 su Phoenix. Un altro emozionante saluto si è consumato a Miami, dove i padroni di casa hanno mancato l’aggancio ai playoff nonostante la vittoria sui Philadelphia 76ers per 122-99: quello di Dwyane Wade a Miami. “Vi ringrazio ragazzi per aver ballato con me quest’anno. Vi ringrazio per la vostra pazienza quest’anno, vi ringrazio per l’affetto”, ha dichiarato il 37enne capitano, tre volte campione Nba.

I Lakers di Los Angeles, invece, sembrano avviarsi a un turbolento fine stagione dopo che il presidente Magic Johnson ha improvvisamente rivelato di voler lasciare la presidenza, assunta nel 2017. I losangelini sono reduci da una stagione deludente, nonostante l’ingaggio di LeBron James e hanno mancato la qualificazione ai playoff per la sesta stagione consecutiva. Johnson, che ha svolto un ruolo fondamentale nel persuadere LeBron a scegliere i Lakers, ha annunciato la decisione in conferenza stampa prima della sfida con Portland.

“Mi sono divertito molto quando ho potuto essere una sorta di fratello maggiore e un ambasciatore per tutti”, ha detto. “Ma amo la mia libertà, ho una vita meravigliosa fuori dal basket e sono molto felice di tornare a quella”. Johnson ha anche accennato al fatto di essere a disagio per la prospettiva di dover licenziare l’allenatore Luke Walton dopo la conclusione della regular season. Il club lo ha ringraziato: “Sarà sempre un’icona dei Lakers e un membro della nostra famiglia”.


(LaPresse/AFP)

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