Garavaglia: “Ai 5 Stelle piace fare il cinema. Il governatore della Campania De Luca? Io valuto i fatti”

Il viceministro all’Economia respinge l’accusa di voler tutelare il commissario alla Sanità in Campania

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse Nella foto Massimo Garavaglia

NAPOLI – Se non fosse così drammatica una situazione del genere risulterebbe comica. Ma di mezzo c’è la salute delle persone e allora niente ironia. Rabbia, piuttosto, per come una vicenda come quella del commissariamento della sanità campana viene gestita dalla politica. Di qualsiasi colore. Dopo tre mesi a fare chissà che, il Movimento 5 Stelle, che voleva rimuovere il commissario Vincenzo De Luca dal suo incarico già ad agosto scorso (la norma sull’incompatibilità fu infilata nel Decreto per il Ponte Morandi ma Mattarella la trovò incongruente) denuncia brogli dell’ultimo minuto. “La Lega non vuole che si nomini il commissario perché ha stretto un patto elettorale con De Luca”, urlano da due giorni i grillini di ogni ordine e grado. “E’ il sottosegretario all’Economia Garavaglia che vuole bloccare tutto”. Fino a che si scopre, per bocca dello stesso esponente del governo, che non c’è alcuna manovra in atto tesa a difendere De Luca. Occorrerebbe solo attendere fino a oggi perché è oggi che scade il termine per presentare i piani di rientro delle Regioni commissariate. E poiché la Campania presenterà delle proposte tanto vale aspettare 24 ore senza urlare al complotto. Del resto lo diceva la stessa consigliera regionale Valeria Ciarambino quando ‘Cronache’ le faceva notare, già tre mesi fa, che il ministro Giulia Grillo era un po’ in ritardo sulla tabella di marcia. “Ringrazio il ministro per la sua attenzione per la sanità campana dimostrata fin dal suo insediamento, tant’è che la prima visita istituzionale è stata qui a luglio – dichiarava all’inizio di febbraio –. Ha smascherato De Luca richiamandolo alle sue responsabilità. Ma mandare un nuovo commissario non è una cosa che si fa dall’oggi al domani, anche perché c’è la richiesta di uscita dal commissariamento avanzata dal governatore che non può essere ignorata. Pare non ci siano le condizioni e quindi si procederà alla nomina del commissario”.

E infatti la posizione di Massimo Garavaglia, già assessore al Bilancio della Regione Lombardia, oggi viceministro dell’Economia in quota Lega, non è tanto diversa. Lo ha detto chiaro e tondo alla collega Loredana Lerose.

Viceministro, ma cosa sta succedendo? Nel giro di 48 ore è passato da alleato a destinatario dei peggiori attacchi del Movimento 5 Stelle…

Ma io non ho mica fatto niente. Il cinema fa bene al Pil.

Le contestano di volere impedire la sostituzione di De Luca come commissario alla sanità e di voler accettare la richiesta di porre fine al commissariamento in Campania. E’ così?

E’ tutto molto più banale di quanto vogliano far sembrare. Domani (oggi per chi legge, ndr) c’è il tavolo tecnico, e come ogni anno si fa la verifica dell’andamento di ogni Regione rispetto all’equilibrio finanziario e al rispetto della griglia Lea. Ogni valutazione preventiva è prematura, aspettiamo la chiusura del tavolo e poi trarremo le conclusioni rispetto al caso.

Ma ha già avuto modo di verificare, in passato, se la richiesta del governatore è fondata o, come sostengono i grillini, fuori dalla realtà?

La parte di mia competenza, io seguo gli aspetti economico finanziari, non è negativa. Altre questioni le valuteremo serenamente.

Ci tolga una curiosità, ma le era già stato sottoposto il nome di un sostituto o, come dicono in molti, è vero che al momento si stanno valutando ancora i curriculum dei probabili commissari al posto di De Luca?

Assolutamente no, prima di valutare i nomi si valuta la decisione da prendere. Siccome abbiamo prima questo tavolo, il resto è solo un ragionamento ipotetico.

Crede che i pentastellati la stiano utilizzando come capro espiatorio per una sorta di resa di conti con la Lega o per addebitare al Carroccio ‘incapacità’ proprie?

A me le questioni politiche non interessano.

Beh, la sanità campana è al collasso, il fallimento è sotto gli occhi di tutti, questo non è abbastanza per decidere di prorogare il commissariamento, sostituire De Luca e non accettarne le richieste?

Una valutazione di questo tipo sarebbe politica poiché preventiva, e io faccio solo valutazioni tecniche sulla base di numeri e relazioni. Per questo ribadisco che è importante vedere a quali conclusioni si arriverà dopo il tavolo tecnico.

Tavolo al quale siederà De Luca in persona, che punterà la sua ‘difesa’ su due fatti: Una certificazione dei livelli essenziali di assistenza a 163 e il consolidamento del pareggio di bilancio da cinque anni. Se quest’ultimo punto è certamente positivo, quello relativo ai Lea è assolutamente insoddisfacente: la Campania è sì migliorata ma non è ancora arrivata alla sufficienza. E in effetti in che condizioni sia l’assistenza è facilmente verificabile andando negli ospedali – o in quel che resta di essi – senza neanche vedere il faldone di De Luca. Ecco perché si sta facendo un’altra valutazione in queste ore: commissariamenti delle singole strutture mal funzionanti, non toccando quelle poche eccellenze che resistono in un mare di disagio.

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