MILANO – Dopo oltre due anni dalla prima causa, intentata dalla società di Cupertino nei confronti del suo fornitore di chip. Un accordo pone fine alle dispute legali tra Apple e Qualcomm. Ad annunciarlo sono le stesse aziende, attraverso un comunicato che traccia le linee fondamentali dell’intesa. Destinata a chiudere una contesa nata dalle royalties che la società dei semiconduttori impone per l’utilizzo dei suoi componenti brevettati, necessari agli smartphone per connettersi alle reti mobili.
La lunga contesa tra Apple e Qualcomm sull’uso dei brevetti
Il costruttore dell’iPhone aveva contestato l’imposizione, accusando Qualcomm di approfittarsi della propria posizione dominante per richiedere somme esorbitanti per i propri prodotti o per l’accesso ai brevetti. Il fornitore, dal canto suo, ha sempre rigettato ogni accusa. Con lo scontro che si è quindi tradotto dal 2017 a oggi in diverse azioni legali aperte da entrambe le parti in diversi paesi.
I termini dell’accordo tra i due colossi
Questo, appunto, fino all’accordo appena annunciato, sulla base del quale Apple pagherà una somma – la cui entità non è stata divulgata – a Qualcomm. Ma non solo. Le aziende hanno anche concordato la stipula di una licenza della durata di sei anni, con effetto dal 1° aprile 2019, comprensiva di una opzione di estensione di due anni e un accordo di fornitura di chipset pluriennale.
Le due aziende evitano il processo
La notizia arriva nella settimana di apertura del processo che avrebbe dovuto vedere le due aziende difendere le proprie ragioni davanti alla corte federale di San Diego, negli Stati Uniti. E nel corso del quale ci si aspettava avrebbero fatto la loro comparsa anche i due ceo Tim Cook e Steve Mollenkopf. A tratte immediato giovamento dall’intesa è il titolo di Qualcomm, che mette a segno un balzo del 23,21% a Wall Street raggiungendo i 70,45 dollari. Chiusura sulla parità invece per Apple, che guadagna un frazionale 0,01% a 199,25 dollari.
(AWE/AFP)
