PARIGI – Prende sempre più corpo l’ipotesi di un cortocircuito elettrico come causa dell’incendio che ha semidistrutto nei giorni scorsi Notre-Dame. Ne sono sempre più convinti gli inquirenti che indagano su quanto avvenuto alla cattedrale nella capitale francese.
I punti fragili
Il ministro della Cultura, Franck Riester, intervistato da BFM-TV ha precisato che “nella notte sono stati realizzati importanti lavori per la fasciatura della parte superiore, una sorta di puntellatura del dispositivo in legno. Rischiava di crollare”.
Al secondo punto è stato elencato il frontone occidentale, che secondo quanto riferito dal ministro “è molto indebolito e pende, in particolare, per il fatto che la statua dell’angelo, in alto, è talmente bruciata che si è spaccata in tutta l’altezza”.
I rimedi
“Per rinsaldare la struttura – ha continuato Franck Riester – verrà lanciata oggi stesso un’operazione per cinghiare l’angelo e ritirarlo”. Nel terzo punto problematico, l’angelo della torre campanaria sud “si è talmente arroventato – spiega il ministro – con pietre divenute totalmente friabili che ora c’è il rischio che crollino le chimere (gli elementi decorativi, nda)”. Ma “l’operazione per rimuovere le chimere è stata avviata”.
Il Papa presto a Parigi
Intanto si apprende che Macron, nel corso del colloquio telefonico avuto martedì con Papa Francesco, ha invitato il Santo Padre nella capitale francese.
Torino omaggia Notre-Dame
In omaggio alla cattedrale di Notre-Dame, Palazzo Madama offre domani l’ingresso gratuito alla mostra multimediale in corso fino al 30 settembre realizzata intorno a quattro sculture gotiche provenienti proprio dalla cattedrale. La mostra, realizzata in collaborazione con il Musée de Cluny-Musée national du Moyen Age de Paris, che ha donato in prestito le statue, si intitola “Notre-Dame de Paris. Sculture gotiche dalla grande cattedrale” e si propone di raccontare la storia della cattedrale simbolo della capitale francese.