ROMA – Nel pieno dell’ennesima grana rifiuti, sul Campidoglio si addensano le nubi del maxi debito di Roma Capitale. Anche questa, preoccupazione non nuova per Virginia Raggi.
Le preoccupazioni della sindaca Raggi
Alla vigilia di Pasqua, Viginia Raggi cerca nel M5S una doppia sponda: da una parte una risposta del Movimento ai quotidiani attacchi che le vengono rivolti dal vicepremier Matteo Salvini, dall’altra impegno massimo della metà pentastellata dell’esecutivo per arrivare all’approvazione, nel decreto Crescita, della norma sul debito della Capitale.
L’appello di Di Maio al collega Salvini
Nel tentativo di soccorrere la prima cittadina, il vicepremier Di Maio chiede alla Lega di “evitare le sceneggiate mediatiche” sulla vicenda Bagnacani, e ricorda che non è paragonabile l’inchiesta per corruzione che coinvolge Armando Siri con l’esposto presentato dall’ex ad di Ama contro Raggi.
L’emergenza rifiuti a Roma
Ma l’aiuto che arriva dal leader politico M5S è poca cosa rispetto alla tempesta di critiche che si trova ad affrontare la prima cittadina, stretta tra la richiesta di dimissioni che le piove addosso da tutte le opposizioni, e alcuni nodi da sciogliere in tempi rapidi. Sul fronte rifiuti, Ama è ancora senza cda, la giunta è senza assessore, e la città, perennemente sull’orlo dell’emergenza ‘monnezza’, entra in un lungo periodo di festività e ponti durante i quali il livello di sporcizia delle strade non potrà che peggiorare.
Il maxi-debito della capitale
Sul fronte debito, la resa dei conti è fissata a martedì, quando il Consiglio dei Ministri si riunirà per definire il decreto Crescita. Il M5S serra le fila e spinge per l’approvazione del ‘salva Roma’ che Raggi ha sponsorizzato in ogni modo, anche con il video delle molliche di pane che terminava con la per niente velata frecciatina: “Hai capito Salvini?!”.
Il M5S spinge per la norma ‘salva-Roma’
Di Maio ammonisce l’alleato di governo e sottolinea che un eventuale ‘no’ alla norma sarebbe una “ripicca che ricadrebbe sui romani”.E di cui la Lega “dovrebbe risponderne ai cittadini”. Ma il leader del Carroccio non sembra arretrare di un millimetro. Perché in Italia “ci sono tanti Comuni in difficoltà – sostiene – e non è giusto fare un regalo a qualcuno e agli altri no”.Il tira e molla giallo verde continua e la corda, in vista della volata per la campagna elettorale delle europee, è sempre più tesa.
(LaPresse/di Alessandra Lemme)