Migranti irregolari da rimpatriare, i conti non tornano e Lega e Movimento 5 Stelle arrivano all’ennesimo scontro. Intanto dall’Ue il divieto di spostarli da un Paese all’altro.
I numeri e il dubbio grillino
I migranti irregolari in Italia dovrebbero essere 90 mila e non 500mila come sostenuto, da sempre, dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il vicepremier Luigi Di Maio vuole chiarezza e chiede un vertice di maggioranza sui rimpatri accusando il leghista: “Fu proprio lui a scrivere nel contratto di governo il numero di 500mila irregolari. Che tra l’altro è il numero reale, confermato da molte organizzazioni. Non capiamo il senso di dover anche smentire ciò che è riportato nel contratto di governo, forse perché sui rimpatri non è ancora stato fatto nulla?”.
Il monito
Ad intervenire, sollecitata, sulla vicenda è Natasha Bertaud, portavoce Ue per la Migrazione. “Non commento le dichiarazioni di Matteo Salvini – dice – e per le cifre sta alle autorità italiane darle. Ma ricordo che i movimenti secondari da uno Stato membro a un altro non sono permessi e che abbiamo fatto appello ai Paesi perché prevenissero il fenomeno”.
La stoccata a Salvini
Arriva dal deputato di Liberi e Uguali Nicola Fratoianni che accusa il ministro dell’Interno di aver mentito. “Dopo le accise sulla benzina – si legge in un post – è il turno dei migranti irregolari presenti in Italia. Siamo passati dalla fesseria del mezzo milione, alla miseria di 90 mila. Le chiacchiere stanno a zero. Il punto però è che su questa stupidaggine, il buon Matteo ha preso milioni di voti alle elezioni, prendendo in giro le persone. Come vogliano definirlo? Abuso della credulità popolare? Truffa? In ogni caso un reato”.
La beffa
Oggi si scopre che il contratto di governo Lega-M5S è menzognero proprio nei punti relativi all’immigrazione. Nel capitolo sui rimpatri c’è scritto che sarebbero circa 500mila i migranti irregolari presenti sul territorio italiano e che i rimpatri risultano necessari. Peccato che tra 90mila e 500mila ci sia un abisso.