BRUXELLES – “E’ stato un errore ascoltare l’ex primo ministro britannico David Cameron che mi aveva chiesto di non intervenire nella campagna sul referendum della Brexit”. Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. “Saremmo stati gli unici a poter smontare le bugie dette durante la campagna elettorale”, ha risposto Juncker a chi gli chiedeva quale fosse il principale errore del suo mandato che terminerà a fine ottobre. Juncker ha ammesso anche di aver reagito con una settimana di ritardo all’emergere dello scandalo Luksleaks sulla lista nera dei paradisi fiscali europei. Uno scandalo che lo vedeva coinvolto in prima persona come ex primo ministro del Lussemburgo ed ex ministro delle finanze.
L’incontro
“Inaccettabile paragonare il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk a Hitler”. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker a margine della conferenza stampa di presentazione degli obiettivi del vertice informale dei capi di Stato e di Governo di giovedì prossimo. Ciò a poche settimane dalle elezioni europee. A Sibiu, nel cuore della Romania, i leader europei discuteranno le riforme necessarie per avvicinare maggiormente l’Ue ai cittadini e la tabella di marcia per realizzarle. Juncker ha invitato a combattere l’avanzata dei populisti durante la campagna elettorale evitando gli attacchi personali.
LaPresse
Brexit, Juncker: “Errore non intervenire in campagna”
"E' stato un errore ascoltare l'ex primo ministro britannico David Cameron che mi aveva chiesto di non intervenire nella campagna sul referendum della Brexit".