MONTGOMERY – Pene severe per chi pratica l’aborto. Anche in caso di stupro e incesto. Sono le linee principali della legge approvata in Usa dal Senato dell’Alabama, dopo il via libera della Camera. Il testo arriva dopo quello approvato una settimana fa in Georgia e, fa notare la Cnn, è il più restrittivo d’America sul tema dell’aborto.
Testo restrittivo
Il testo viene considerato il più severo degli Stati Uniti sul tema. I medici che praticano l’interruzione di gravidanza potrebbero essere puniti con 99 anni di carcere. Aborto vietato in tutti i casi, anche se la gravidanza è frutto di un incesto o di uno stupro. L’interruzione di gravidanza è possibile soltanto se si tratta di salvaguardare la salute della madre. Il provvedimento deve ora essere firmato dalla governatrice repubblicana Kay Ivey, che non si è ancora pronunciata ma che è sempre stata una forte oppositrice dell’interruzione di gravidanza.
Al Senato
A spingere la legge sull’aborto sono stati i repubblicani con l’obiettivo esplicito di ribaltare la “Roe contro Wade”, la storica causa della Corte Suprema che nel 1973 legalizzò l’aborto negli Usa. I legislatori dell’Alabama si sono uniti ai legislatori di molti altri Stati nel proporre leggi per limitare l’aborto. Dopo oltre quattro ore di dibattito, il Senato guidato dai Repubblicani ha votato 25-6 per far passare l’HB 314, che prevede pene fino a 99 anni di carcere per i medici che praticano l’interruzione di gravidanza.
Libero arbitrio
Negli Stati Uniti non esiste una legge unica sull’aborto e ogni Stato ha le sua regole ma quella dell’Alabama è una sfida che punta dritta a mettere in discussione la sentenza “Roe contro Wade”. Se infatti contro la messa al bando dell’aborto in Alabama si profilano una raffica di ricorsi legali che saranno probabilmente accolti, gli architetti del bando confidano nella Corte Suprema dove siedono due giudici conservatori nominati dal presidente Donald Trump: Neil Gorsuch e il controverso Brett Kavanaugh, accusato di abusi sessuali da almeno 4 donne.
Leggi antiabortiste
Nei primi 6 mesi del 2019 sono state promulgate 21 leggi che in forma diversa limitano l’aborto. Secondo il Guttmacher Institute, che analizza dati e politiche sulle interruzioni di gravidanza negli Usa, in 28 Stati americani, da quanto Trump è alla Casa Bianca, sono state introdotte leggi che impongono restrizioni sull’aborto e in 15 casi si tratta di divieti dopo le 6 settimane.
Lo scorso 11 aprile l’Ohio ha approvato una legge che vieta l’aborto dal momento in cui è possibile sentire il battito cardiaco del feto, da qui il nome di ‘heartbeat bill’. L’Ohio è il quarto Stato americano ad aver approvato l”heartbeat bill’. Una proposta simile è passata in Kentucky, Mississippi e Georgia. In altri 10 Stati si discute di provvedimenti analoghi.