MODENA – È di origine dolosa l’incendio che si è sviluppato questa notte nella sede della polizia locale a Mirandola. Il bilancio è piuttosto grave. Due persone hanno infatti perso la vita. Si tratta di una donna di 84 anni e della sua badante 74enne. Altre due persone sono rimaste ferite in modo grave e tra loro c’è il marito della vittima. In tutto altri 16 sono rimasti intossicati e sono stati trasportati nell’ospedale più vicino per ricevere tutte le cure del caso.
La dinamica dell’incendio a Mirandola
Le fiamme si sono sviluppate improvvisamente durante la notte. Secondo quanto rilevati dai soccorritori, gli uffici avvolti dall’incendio si trovano al piano terra di un edificio in cui, al piano superiore, ci sono alcune abitazioni. E una di queste era proprio quella in cui si trovavano le vittime. Origine dolosa, si diceva, senza dubbio. È questo il risultato dei primi accertamenti compiuti sul posto dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco accorsi per domare le fiamme. Intanto il responsabile è già stato catturato. Si tratta di un giovane, la cui identità non è stata ancora ufficializzata, che è stato arrestato in quanto ritenuto responsabile del rogo. A causare la morte delle due persone, il ferimento di altrettante e l’intossicazione di 16 persone è stata un’esplosione verificatasi pochi minuti dopo la diffusione rapida delle fiamme.
Il possibile movente
Il responsabile, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe uno straniero. E il movente potrebbe essere la vendetta nei confronti della Municipale che lo aveva già fermato nei giorni scorsi. Avrebbe sfondato la porta d’ingresso della sede e accatastato della carta da cui sarebbe divampato l’incendio. Le fiamme si sono così sviluppate rapidamente e il fumo altrettanto rapidamente ha raggiunto i piani superiori dell’edificio dove si trovano le abitazioni.
Sul posto sono state impegnate diverse squadre dei vigili del fuoco e i sanitari del 118, che hanno assistito i feriti, oltre a polizia e carabinieri.
(LaPresse)