Europee, Osvaldo Napoli: “Per Forza Italia si impone una seria riflessione”

"Il voto europeo ha amplificato in Italia l’esito già largamente previsto nei sondaggi dell’ultima ora"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse10-06-2014 RomaRiunione dell'Ufficio di Presidenza di Forza ItaliaNella foto Osvaldo NapoliPhoto Fabio Cimaglia / LaPresse10-06-2014 Roma (Italy)Bureau meeting In the photo Osvaldo Napoli

MILANO – Europee, Osvaldo Napoli: “Per Forza Italia si impone una seria riflessione”. “Il voto europeo ha amplificato in Italia l’esito già largamente previsto nei sondaggi dell’ultima ora. La vittoria urlata della Lega e il tracollo del M5s, dimezzato rispetto a un anno fa, aprono a scenari politici imprevisti e, al momento, imprevedibili. Se è vero quel che diceva Flaiano, è altamente probabile che “l’insuccesso dia alla testa” del povero Di Maio”. Così Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera.

“Io non sono fra quelli che credono o auspicano l’ingresso della Lega nel Ppe. Dico però una cosa molto semplice: la montagna di consensi dalla cui sommità Salvini guarda all’Italia (e all’Europa) lo carica di responsabilità nuove e non eludibili. La forza che gli elettori gli hanno concesso è tale per cui Salvini ha tutto l’agio di andare a Bruxelles per avviare un dialogo. Senza alcuna necessità di battere i pugni sul tavolo”, aggiunge Napoli.

Le dichiarazioni del componente del direttivo di Forza Italia

“Che cosa può e deve fare Forza Italia per dare rappresentanza e voce al mondo moderato? L’espansione elettorale della Lega è stata rapida e veloce. Come altrettanto rapido e veloce è stato il declino del M5s. Così da confermare l’estrema volatilità dei consensi che si coagulano o evaporano con la stessa velocità della nebbia una mattina d’agosto in Val Padana. Forza Italia deve abbandonare qualche velleità di troppo e agire in Parlamento sulla base di un programma realistico. Condurre un’operazione verità sulle condizioni del Paese senza preoccuparsi di urtare la sensibilità degli alleati di ieri o di perdere quelli di domani. Ci aspetta una traversata nel deserto senza la quale non riusciremo più a ricostruire una sintonia stabile e durevole con quell’elettorato moderato, liberale e riformista temporaneamente accasato altrove”, conclude Napoli.

(LaPresse)

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