Sudan, primo giorno di disobbedienza civile: salgono a 4 i morti

Il Comitato ha attribuito la responsabilità al Consiglio militare e alle forze paramilitari

Guerra (Photo by ASHRAF SHAZLY / AFP)

KHARTUM – Tre persone hanno perso la vita nel primo giorno di movimento nazionale di disobbedienza civile lanciato dall’opposizione sudanese contro il Consiglio militare in carica. Lo riferiscono medici vicini ai manifestanti.

Le ultime dal Comitato centrale per i medici sudanesi

Una delle tre vittime, di 20 anni, è stata uccisa da uno sparo al petto. Mentre le altre due sono morte in ospedale a Omdurman dopo essere state “picchiate e accoltellate”. Lo ha affermato il Comitato centrale per i medici sudanesi. Attribuendo la responsabilità ai paramilitari.

Il bilancio delle vittime sale a 4

Sono saliti a quattro i morti in Sudan nel primo giorno del movimento nazionale di disobbedienza civile lanciato dall’opposizione contro il Consiglio militare in carica. Lo riferisce il Comitato centrale dei medici sudanesi, vicino ai manifestanti. Spiegando che due persone sono state uccise a colpi d’arma da fuoco nella capitale Khartum e nella vicina Omdurman, proprio di fronte al fiume Nilo. Mentre gli altri due hanno perso la vita in un ospedale di Omdurman dopo essere stati accoltellati.

La responsabilità è del Consiglio militare

Il Comitato ha attribuito la responsabilità al Consiglio militare e alle forze paramilitari. Inoltre, ha riferito che 118 persone hanno perso la vita da quando il 3 giugno scorso è stato lanciato un blitz per disperdere il sit-in che si teneva davanti al quartiere generale dell’esercito nella capitale.

(LaPresse/AFP)

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