Procedura di infrazione, Juncker bacchetta l’Italia: rischia, si muove nella direzione sbagliata. Di Maio spera: “L’obiettivo non è andare contro l’Ue”

Le dichiarazioni del presidente della Commissione rilasciate a Politico.eu

Luigi Di Maio è fiducioso: “Non credo che andranno fino in fondo”. Il grillino si riferisce all’Ue e alla procedura di infrazione che potrebbe colpire l’Italia. “L’obiettivo – ha spiegato il vicepremier a Rtl – non è andare contro l’Unione, ma di abbassare la tasse e migliorare la condizione degli italiani”.

Punto di vista diverso per Jean-Claude Junker: “Pensiamo che l’Italia si stia muovendo in una direzione sbagliata, quindi dobbiamo prendere decisioni rilevanti in questo campo, ma penso che l’Italia rischia di essere nei prossimi anni nella procedura per i disavanzi eccessivi”.

Il presidente della Commissione, in una intervista rilasciata a Politico.eu ha evidenziato di aver introdotto misure di flessibilità proprio per aiutare i Paesi in difficoltà economica: “Ma nessuno in Italia lo sa – ha sostenuto Jncker – perché il governo italiano dà l’impressione che la Commissione si contro il Sud Europa e questo è sbagliato”.

Il primo passo ‘tecnico’ per dare il via alla procedura di infrazione a carico del Belpaese è già stato fatto: gli sherpa dell’Eurogruppo ed Ecofin hanno riscontrato il non rispetto del debito in relazione al 2018, vincoli che non saranno rispettati anche per il 2019 e il 2020. Il via formale alla procedura potrebbe arrivare con l’Ecofin fissato per il prossimo 9 luglio. Intanto Francia e Spagna sotto traccia nei giorni scorsi aveano provato a convincere l’esecutivo comunitario a trovare un’intesa con l’Italia, ma gli altri Paesi sono meno inclini a ‘cedere’ al governo pentastellato.

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