ROMA – Non è stato facile, ma lo sblocca cantieri è finalmente legge. Dopo il sì del Senato, nella serata di giovedì l’Aula della Camera ha dato il via libera definitivo al decreto con 259 sì, chiudendo così un capitolo che ha messo a serio rischio la tenuta del governo.
La gestazione del provvedimento, voluto con forza dal M5S, è stata lunghissima e meno di dieci giorni fa il codice degli appalti era diventato terreno di scontro aperto, con la Lega che aveva presentato un emendamento che bloccava la normativa per due anni. Alla fine l’accordo è arrivato grazie ad un compromesso in extremis e alla telefonata chiarificatrice tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
Ma quali sono le principali novità? La riforma della legge degli appalti, i commissari straordinari per le opere prioritarie e anche telecamere in asili e strutture per anziani. “Ora siamo nella condizione di accelerare sul completamento delle opere infrastrutturali e sui cantieri ancora aperti. Inoltre diamo una prima importante risposta per le zone terremotate”, esulta il premier Giuseppe Conte.
Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepremier Di Maio
“Significa nuovo ossigeno alle nostre imprese, nuovi posti di lavoro e una grande spinta verso la crescita”, mentre la Lega si dice “orgogliosa di liberare il sistema Paese”.
Ecco nel dettaglio i punti principali
LA SOSPENSIONE DEL CODICE DEGLI APPALTI. E’ il nodo cardine: attraverso un super emendamento si modifica la normativa vigente sugli appalti. È sospeso fino al 2020 l’obbligo per i Comuni non capoluogo di fare gare attraverso stazioni appaltanti. Viene congelato per due anni il divieto del ricorso all’affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione dei lavori.
Salta l’obbligo di scegliere i commissari tra gli esperti iscritti all’Albo istituito presso l’Anac. Il ricorso al subappalto è limitato al 40%; vengono poi rimodulate le soglie per l’affidamento dei lavori fuori dai meccanismi di gara. Al di sopra del milione di euro, viene applicata la normativa europea.
TELECAMERE IN ASILI E CASE DI CURA. Si finanziano poi i sistemi di video-sorveglianza a circuito chiuso in asili e case di cura, al fine di assicurare “la più ampia tutela” a bimbi e anziani. Nello stato di previsione del ministero dell’Interno, per gli asili è prevista una dotazione 5 milioni per il 2019 e 15 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024. Eguali somme vengono stanziate per le case di cura. Lo stanziamento totale è di 160 milioni.
TRAFORO DEL GRAN SASSO E MOSE. Via libera alla nomina di due commissari: in Veneto (per il completamento delle dighe del Mose di Venezia) e in Abruzzo (dove il Traforo del Gran Sasso ha rischiato la chiusura per il rischio di inquinamento idrico). Per il sistema a protezione della città lagunare, il commissariamento è necessario perché il Mose ha costituito “un mastodontico ricettacolo di sprechi e scandali”, spiega il Mise, secondo cui “è una infrastruttura che però, a questo punto, va completata”.
PROTEZIONE IN CASO DI RECESSO AUTOSTRADE. Ci sarà, attraverso un vaglio preventivo del contratto concessorio da parte della Corte dei Conti, uno scudo contabile per i funzionari pubblici che firmano l’eventuale cessazione anticipata per le concessioni autostradali.
EMERGENZE E AREE TERREMOTATE. Previste diverse norme a favore delle popolazioni terremotate. Ad esempio, per il prossimo anno scolastico, i dirigenti potranno derogare al numero minimo e massimo degli alunni per classe previsto dalle norme in vigore. Ci sarà anche un nuovo sistema di comunicazione di emergenza per tutte le calamità. (LaPresse)