WASHINGTON – Scambio di accuse tra Usa e Iran sulla responsabilità dell’attacco a due petroliere una giapponese e l’altra norvegese avvenuto giovedì scorso nel Golfo di Oman. Il pentagono ha infatti diffuso un video in cui si vedono i Pasdaran iraniani affiancare la petroliera giapponese Kokuka Courageous e tentare la rimozione di una mina magnetica inesplosa dal fianco della nave cisterna. Secondo il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, “le Guardie della Rivoluzione sarebbero intervenute per nascondere così le prove del loro coinvolgimento”.
Iran respinge accuse americane
Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha parlato di risposta “economica”, poi parzialmente smentito da fonti dell’amministrazione Usa che hanno precisato che “tutte le opzioni sono sul tavolo, inclusa quella militare”. L’ Iran ha respinto categoricamente, tramite la sua missione all’ Onu, le accuse degli Stati Uniti.
La testimonianza
L’armatore giapponese proprietario della petroliera Kokuka Courageous attaccata giovedì nel Golfo di Oman ha spiegato di aver visto “oggetti volanti” prima dell’esplosione, escludendo di fatto che a colpire la petroliera siano state mine come invece affermato dagli Usa.
Sale il greggio
Intanto dopo lo scambio di accuse fra Iran e Usa sulla responsabilità dell’attacco alle due petroliere nel Golfo dell’Oman tiene in rialzo il prezzo del greggio sui mercati con il Wti che sale dello 0,4% a 52,49 e il Brenta a 61.81 (+0,8%).
Secondo l’agenzia governativa Eia, l’import di petrolio degli Stati Uniti dai paesi Opec crolla ai minimi degli ultimi 33 anni a 1,5 milioni di barile al giorno grazie all’aumento della produzione nazionale e alle sanzioni al Venezuela, rendendo il paese meno dipendente