MADRID – La Corte suprema spagnola ha condannato a 15 anni di carcere per stupro i cinque uomini del cosiddetto ‘branco di Pamplona’. Che il 7 luglio del 2016 violentò una 18enne alla festa di San Firmino a Pamplona, che con le corse di tori attira ogni anno decine di migliaia di visitatori. Il caso aveva scatenato l’anno scorso una grande mobilitazione femminista in tutta la Spagna. Perché in primo grado, in una sentenza shock emessa il 26 aprile del 2018, i cinque erano stati condannati solo per “abusi sessuali”, e non per stupro. E il 21 giugno dello stesso anno era poi stata concessa loro la libertà su cauzione.
Con la decisione di oggi, dunque, la Corte suprema non solo innalza la pena da 9 a 15 anni di carcere per ciascuno dei cinque. Ma riconosce che il reato commesso è quello di “aggressione sessuale”, che include lo stupro. E non di “abuso sessuale” come affermato dalla giustizia in precedenza.
I cinque uomini sono accusati di avere violentato una ragazza madrilena di 18 anni all’inizio della settimana del festival di San Firmino, all’ingresso di un condominio, dove poi l’avevano lasciata mezza nuda. I cinque avevano anche filmato tutto con gli smartphone. Vantandosi poi dei fatti su un gruppo WhatsApp, in cui si riferivano a loro stessi con la parola ‘La Manada’, cioè ‘Il branco’. La difesa aveva sostenuto che la vittima fosse consenziente, evidenziando che prima aveva bevuto della sangria e che nelle immagini non sembrava mai dire ‘no’.
(LaPresse)