Caos e tensione nel Movimento 5 Stelle, Di Maio attacca Di Battista: “Gli voglio bene, ma non ho capito dove vuole andare a parare”

Il vicepremier teme che l'amico stia lavorando sottotraccia per far cadere il governo

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse in foto Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista

ROMA – Ancora tensioni tra Movimento 5 Stelle e Lega. Un duello a distanza senza soluzione di continuità quello a cui stanno dando vita Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Il leader della Lega invade il capo del ministro del Lavoro, convocando sindacati e parti sociali. 

La tensione tra Lega e M5S e le polemiche Di Maio-Di Battista

Di Maio, dal canto suo, si lascia andare ad una battuta sui voli di Stato utilizzati dallo stesso Salvini provocando la reazione del leader del Carroccio: “Tutto certificato – hanno fatto sapere dalla Lega – i voli sono stati usati solo per impegni istituzionali, siamo pronti a querelare chiunque dica il contrario. Meno tempo si perde in chiacchiere, più tempo rimane per lavorare”.

Ma è all’interno dello stesso gruppo pentastellato che si respira un’aria di tensione mai vista prima. Nello specifico per le critiche rivolte da Alessandro Di Battista all’azione dell’esecutivo. Di Maio sembra avere però le idee chiare in merito: “Non si devono alimentare – ha detto – scontri che non ci sono ma si deve pensare al bene del Paese. Voglio bene ad Alessandro, gli voglio bene come a un fratello, ma non ho capito dove vuole andare a parare”.

Di Battista, dal canto suo, ha stemperato i toni: “Non rispondo alle polemiche montate ad arte tra me e Luigi. Domani lo chiamo ed è tutto a posto. Non mi interessa assolutamente questa polemica, quindi non mi ci infilo”. 

Il tentativo mal riuscito di stemperare i toni 


Tutto finito dunque? Non proprio. Perché dall’entourage del leader dei 5 Stelle hanno tuonato: “Di Battista vuole far cadere il governo. Semplicemente perché ha bisogno di uno stipendio. Vuole tornare a votare, per poter tornare in Parlamento, non gli interessa con quale percentuale. Ha famiglia ma non ha più i contratti che aveva firmato”.

Difficile capire cosa ci sia dietro le critiche di Di Battista verso i suoi ex colleghi pentastellati. Probabile che a breve ci sia un confronto tra lui e Di Maio. E da lì potrebbero arrivare le risposte definitive. 

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